Un “via libera” atteso, ma comunque accompagnato dalle polemiche è quello arrivato dal Consiglio regionale, che ha approvato oggi la variazione di bilancio da 150 milioni di euro. Fondi che Giunta e maggioranza hanno dedicato ad alcune categorie e progetti specifici come la sanità, il tpl, il sociale e l’istruzione. Non sempre con il benestare di chi siede sui banchi dell’opposizione.
Tronzano difende le scelte della Giunta
“Questa variazione ci ricorda che si può andare realmente a un'altra velocità. I conti sono in ordine e le tante risorse liberate hanno permesso di raggiungere i nostri obiettivi, dai nuovi ospedali alla tutela dei più deboli, sino all’acquisto di nuovi treni e allo sviluppo economico delle aziende e dei territori. Nel frattempo Moody’s certifica un risultato importante, visto che siamo passati da BA2 a BA1” ha commentato entusiasta Andrea Tronzano, assessore al Bilancio della Regione Piemonte. “Noi - ha concluso Tronzano - siamo al servizio di tutti i cittadini piemontesi a prescindere dal colore politico e a differenza vostra”.
Opposizioni all’attacco
Chi ha votato contro la variazione è il Partito Democratico. “Abbiamo provato a spiegare al centrodestra che i 150 milioni di euro, una cifra importante, avrebbero potuto essere destinati a tanti interventi di contrasto alla vulnerabilità, a cominciare dallo stanziamento di maggiori fondi per le RSA, a prevedere risorse per quelle 60.800 famiglie idonee per reddito non riceveranno il contributo per i libri di testo e i trasporti e a proseguire per altri tre anni l’esenzione al 100 % del bollo auto per le ibride, per citare solo alcune delle nostre proposte. Ma siamo rimasti inascoltati” ha affermato il consigliere Diego Sarno, a nome del gruppo.
Parla addirittura di “solite mancette elettorali, senza alcuna volontà di lavorare seriamente per il futuro del Piemonte” il M5s. “Non c’è alcuna novità sulle promesse fatte per i nuovi ospedali, se non le gare deserte ed il collasso di una sanità sempre più svenduta ai privati. Sì alle manovre pre-elettorali quali la conferma dell’esenzione del bollo, ma solo per un anno, per chi possiede da 5 anni un’auto a gpl o metano; no agli incentivi per permettere ai cittadini di acquistare auto meno inquinanti”. Il gruppo ha poi concluso: “Voto negativo per le nostre richieste di aumentare i fondi sulla legge destinata ai disturbi alimentari, sulla dotazione delle Polizie locali e anche per la sicurezza stradale, con le statistiche dei morti sulla strada che raccontano un trend in netta crescita. Stessa sorte per gli emendamenti presentati mirati a finanziare la legge sulla Canapa, ferma da 2 anni in attesa di un regolamento da parte della Giunta del Piemonte che non arriva mai".
Tutte proposte di buon senso bocciate da questa maggioranza”
Duro anche il commento di Silvana Accossato, capogruppo di Liberi Uguali Verdi secondo cui la redistribuzione dei fondi sarebbe “elettorale”: “Abbiamo presentato 80 emendamenti di merito su questioni cruciali come ambiente, diritto allo studio, sanità e trasporti, ma sono stati tutti bocciati dalla maggioranza di destra tutta chiusa in se stessa".
La maggioranza esulta
Soddisfatta invece la maggioranza, a partire da quella Lega fortemente presente in aula. “Ha una visione molto ampia, capace di unire politiche di welfare e di sviluppo: contiene importanti interventi a sostegno delle fasce deboli della popolazione, ma anche misure a supporto dei Comuni e al rilancio economico” ha affermato il capogruppo Alberto Preioni, lodando misure ritenute importanti come i 2 milioni di euro sulla morosità incolpevole, i 54 extra Lea per i soggetti in condizioni di fragilità o i 23 per il diritto allo studio, senza dimenticare i 18 stanziati per l’edilizia sanitaria.
Esulta anche Paolo Bongioanni, capogruppo di Fratelli d’Italia in Regione Piemonte: “Sono riuscito a inserire e far approvare nella Legge regionale di variazione di bilancio previsionale 2023-25 alcuni importanti emendamenti che ho seguito e voluto fortemente, e che stanziano complessivamente 3 milioni e 350mila euro in più a sostegno di imprese, associazioni e categorie produttive del territorio piemontese, e in particolare di quello cuneese. Per la prima volta viene stanziato un importante contributo di 2 milioni di euro agli ambulanti, un milione in più per la filiera del legno, 100mila al settore ortofrutticolo, 250mila complessivi agli sci club”.