Si chiama Power Up, è un progetto dello sportello Eurodesk della Provincia, a titolarità della cooperativa sociale Vedogiovane, beneficiaria di un finanziamento europeo Alma (attuato nell’ambito dell’iniziativa Esf+ e Si+), rivolto a giovani tra i 18 e i 25 anni che hanno terminato gli studi, o li hanno interrotti, e non stanno attivamente cercano un lavoro. Mette a bando 20 posti per periodi lavorativi di 40 mesi a Barcellona in aziende che si occupano di commercio, logistica, turismo, ristorazione, sociale. Dieci dei selezionati da aprile a luglio, altri da settembre a dicembre. “I ragazzi verranno destinati al settore di loro maggior interesse”, spiega Miguel Belletti, presidente della cooperativa Vedogiovane che gestisce il progetto, ai giovani presenti in sala Ravasio. Ad ognuno dei partecipanti, è questa la particolarità di Power Up, verrà proposto un percorso personalizzato definito nel corso di un colloquio individuale. “Prima della partenza - aggiunge Belletti - i ragazzi frequenteranno un corso di spagnolo in modo da essere in grado di muoversi e socializzare al di fuori del lavoro”.
Il percorso si articolerà in tre fasi: la prima fase, che si svolgerà a Verbania, sarà preparatoria.
I ragazzi inizieranno a conoscersi tra loro in vari incontri (con anche un’esperienza residenziale) e seguiranno una giornata di formazione in cui verranno fornite tutte le informazioni utili.
Inoltre, si cercherà di scandagliare le attitudini, le preferenze e le passioni di ogni singola persona in modo da offrire a ciascuno di loro il contesto lavorativo più adatto una volta arrivati in Spagna.
La seconda fase, quella principale, vedrà i giovani impegnati e immersi per un periodo di quattro mesi in una mobilità transnazionale a Barcellona, dove vivranno un’esperienza di vita e lavorativa a tutto tondo.
I ragazzi, in base alle loro preferenze, verranno divisi in due gruppi: il primo partirà ad aprile e tornerà a luglio, il secondo partirà invece a settembre per tornare a dicembre.
La terza fase, infine, è quella del rientro in Italia, dove i giovani verranno seguiti e sostenuti al fine di inserirli direttamente nel mondo lavorativo o in un corso di formazione.
“Puntiamo molto su questo progetto – commenta la consigliera Magda Verazzi -, da tempo cerchiamo dii contrastare la dispersione scolastica, recuperando quei giovani che, interrotti gli studi, non cercano attivamente un lavoro o coloro che, dopo la scuola, faticano a trovare una loro strada. Per questo ci avvarremo del supporto dei Consorzi servizi sociali e dei Centri dell’impiego”.
Novità in arrivo anche per il Servizio civile universale, sempre gestito da Eurodesk e Vedogiovane. “Finora – anticipa Francesca Bellomo – abbiamo proposto solo il servizio civile nazionale, è possibile svolgerlo anche all’estero. A breve forniremo tutte le informazioni necessarie”.