La nuova tassa sulla sanità ai frontalieri che sta animando il dibattito anche sul nostro territorio vede le prime prese di posizione anche dei sindaci. Tra i primi, il sindaco di Malesco Enrico Barbazza.
"Da tempo mi sto adoperando per approfondire le informazioni relative a questa tematica ed ho assistito personalmente agli incontri organizzati nei giorni scorsi, dove peraltro qualcuno ha insinuato che gli amministratori locali se ne siano lavati le mani, a tal proposito voglio rassicurare i lavoratori frontalieri, ho seguito passo dopo passo gli accadimenti, pronto a sostenere sia i frontalieri che le loro istanze com’è giusto che sia!".
“Sono in contatto con il sindaco domese Lucio Pizzi, che ancora una volta ha dato segno della sua disponibilità redando un ordine del giorno con lo scopo di fermare questa norma assurda, ed al quale ho offerto il mio pieno sostegno e la mia più completa collaborazione, cosa che mi auguro facciano anche tutti gli altri colleghi", sottolinea Barbazza, in riferimento all'ordine del giorno che il primo cittadino domese sta preparando per il consiglio domese, e che successivamente sarà anche inviato a tutti i comuni del territorio.
“Tengo inoltre a precisare, in risposta ad alcune affermazioni in cui si sosteneva che i ristorni vengono incassati da noi comuni e non spesi a dovere... È sbagliato!! Ai comuni viene assegnata solo una parte di tali ristorni, fondi che ci vengono assegnati grazie ai sacrifici dei frontalieri che varcano giornalmente il confine e che ci permettono di realizzare numerose opere, la percentuale maggiore la trattiene Roma, che dovrebbe spendere questi soldi laddove i Comuni non possono avere voce in capitolo, come ad esempio la Ss337 che non è una strada di nostra competenza” spiega Barbazza.