/ Attualità

Attualità | 14 luglio 2025, 16:08

Vogogna, l’Associazione Culturale Ossola Inferiore ''costretta'' a lasciare la gestione del castello

Questa la motivazione: ''L’attuale Amministrazione comunale ha deciso di modificare unilateralmente i termini della convenzione ancora in essere imponendo nuove proibitive condizioni economiche''

Vogogna, l’Associazione Culturale Ossola Inferiore  ''costretta'' a lasciare la gestione del castello

Il Castello Visconteo di Vogogna, da due anni Museo, è una delle mete turistiche di interesse nella nostra provincia. Unica fortificazione visitabile in zona, attrae per la sua storia e gli allestimenti turisti e villeggianti dal Lago Maggiore e dalle valli ossolane, ma anche comitive e singoli visitatori da più lontano in gita per un giorno. Per non parlare delle numerose scolaresche e centri estivi, non solo del VCO, che lo scelgono come meta, permettendo di stabilizzare, dal 2023, il numero dei visitatori alla considerevole cifra di 15.000 unità.

Riaperto dopo i restauri di fine ‘900, dal 2017 il Castello Visconteo è stato fino ad oggi gestito dall’Associazione Culturale Ossola Inferiore (ACOI) grazie ad una convenzione sottoscritta con il Comune di Vogogna. Nata nel 1994 per incoraggiare lo studio storico, artistico, archeologico e territoriale della Valle Ossola e delle valli limitrofe, in questi anni ACOI ha, con il lavoro dei suoi volontari, arricchito le sale del Castello di allestimenti che valorizzano la storia del nostro territorio. Il visitatore può trovare approfondimenti dedicati alla storia del castello nel contesto di quella dell’intera Ossola e le riproduzioni di alcune opere del pittore cinquecentesco Giacomo da Cardone. Tre sale sono dedicate all’Ossola preromana e al mondo dei Celti, finalizzate soprattutto a valorizzare l’importantissima Testa celtica di Dresio (il cosiddetto ‘Mascherone’), gioiello archeologico dell’Ossola qui conservato. Ai piani superiori l’allestimento dedicato al ritorno del lupo nell’arco alpino, a cura del Muse di Trento e del Parco Nazionale Val Grande, si affianca a quello dedicato alla battaglia di Crevoladossola del 1487 e allo straordinario nucleo delle splendide ricostruzioni di alcune delle macchine militari concepite dal genio di Leonardo da Vinci. ACOI ha lavorato negli ultimi due anni per permettere il ritorno al Castello di Vogogna di materiali depositati e dimenticati nei magazzini dei Musei Reali di Torino e della Soprintendenza, reperti metallici e ceramici da conservare ed esporre nella nuova sala archeologica in fase di completamento. Il Salone conferenze poi, quale spazio polifunzionale, ha ospitato in questi anni mostre anche di artisti contemporanei e locali, concerti, spettacoli teatrali, conferenze: in particolare nel 2024, per il trentennale dalla fondazione di ACOI, la rassegna Parole di Storia, ciclo di 13 conferenze a tema storico ed artistico dedicate all’Ossola.

L’attività svolta dal 2017 ad oggi nella gestione del Castello di Vogogna è stata realizzata da una associazione di volontari, che hanno impiegato tutte le loro risorse ed entusiasmo per la manutenzione della struttura e dei giardini, per la valorizzazione e la promozione della fortificazione e del borgo, che appartiene al circuito dei Borghi più belli d’Italia.

Con il nuovo anno l’attuale Amministrazione Comunale di Vogogna ha deciso di modificare unilateralmente i termini della convenzione ancora in essere, sottoscritta a suo tempo con l’Amministrazione Stefanetta, imponendo nuove proibitive condizioni economiche ad ACOI. Senza minimamente considerare il grande apporto che ACOI ha dato al Castello, a Vogogna ed alla cultura ossolana, l’Amministrazione ha messo l’associazione in condizione di non poter proseguire nel suo lavoro ed è rimasta sorda a soluzioni alternative che le sono state proposte. Con profonda amarezza e grande delusione ACOI vede annullato l’esito di un impegno profuso per nove anni e si trova costretta a interrompere prematuramente un rapporto di collaborazione con le persone, non volontari, che tengono aperta la reception e per le quali aveva creato dei posti di lavoro. È poi con estremo rammarico che l’Associazione si vede costretta a rimuove tutti quegli allestimenti che sono frutto del proprio lavoro e del munifico prestito dei suoi componenti. Quale sarà il destino del gioiello più significativo di uno dei Borghi più belli d’Italia insignito del titolo di Bandiera Arancione? L’attenzione alla cultura non sembra essere tra le priorità dei nuovi amministratori, né essi paiono condividere la convinzione, a suo tempo espressa anche da altri amministratori locali, che un euro impegnato nella cultura genera un maggior ritorno, anche economico, sulla comunità.

L’Associazione Culturale Ossola Inferiore

Comunicato stampa Associazione Culturale Ossola Inferiore

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A LUGLIO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare 2024" su Spreaker.
Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore