Nella notte tra mercoledì 26 e giovedì 27 marzo 1975, poco dopo le 23.30, un improvviso incendio partito dal piano terra per cause mai appurate, avvolse nelle fiamme l'Hotel Excelsior di Santa Maria Maggiore.
Nell'edificio alloggiavano 85 ospiti francesi che, insieme a parte del personale dell'albergo, furono sorpresi dalle fiamme e bloccati nelle camere. Terribile il bilancio: 17 morti e numerosi feriti. Tra le vittime vi furono anche due giovani sposi vigezzini di Folsogno, uniti in matrimonio da appena un anno: Maria Teresa Locatelli e Rino Adorna. A distanza di 49 anni dal terribile evento, il tempo mitiga il dolore ma non il ricordo.
La Valle Vigezzo in quegli anni non era ancora dotata di un sistema efficiente per contrastare simili calamità: anche i Vigili del fuoco di Domodossola, chiamati per bloccare l'incendio, non erano equipaggiati in maniera sufficiente per fronteggiare un simile rogo. Fu proprio questa catastrofe, assieme alla devastante alluvione del 1978, che spinse un gruppo di volontari a creare un distaccamento a servizio della Valle Vigezzo senza più dipendere da quello di Domodossola, distante parecchi chilometri.
Durante la notte dell'incendio ci fu anche chi non esitò ad arrampicarsi sul muro esterno dell'edificio strappando alla morte alcuni turisti francesi bloccati nelle loro camere: la guida alpina Primo Bonasson, fu proprio una di queste persone. Tra i primi che riuscirono a portare soccorso ci fu anche Giovanni Cerutti, figura legata ai pompieri e che riuscì a portare in salvo diverse vite. L'incendio, nonostante le indagini e le numerose interrogazioni nei giorni a seguire per cercare di capirne le cause, si concluse nel dolo e rimase senza colpevoli. Da allora, con il distaccamento dei Vigili del Fuoco volontari e le altre formazioni di soccorso nate nel corso degli anni, il territorio vigezzino può contare su un importante e validissimo servizio alla collettività.