Silenzio, parla la neve al "Maria Luisa" FOTO

La neve è stata la protagonista della fine dell'inverno (LEGGI QUI) e ormai dell'inizio della primavera al rifugio Maria Luisa. Una neve che dipinge tutto il paesaggio: da una parte sembra proteggere creando un enorme guscio bianco, dall'altra crea isolamento e un po' di inquietudine a volte.

Di certo, immagini favolose in Val Formazza, nella struttura del Cai di Busto Arsizio: le foto raccontano queste sensazioni e altro ancora. Il rifugio appare minuscolo di fronte all'impeto di questa regina bianca. Poi arriva il sole, si respira, ma c'è anche il pericolo delle valanghe: tutto si deve fermare.

Giada Lora rassicura: «Stiamo benone, quando abbiamo fatto la scelta di partecipare al bando del Cai per diventare nuovi gestori del rifugio, avevamo messo in conto che poteva succedere, rimanere isolati per la neve e il pericolo ed è successo».

Una situazione che può essere vissuta in diversi modi: «Ci sta anche avere dei momenti così di pace, silenzio e tranquillità! Perché ne approfitti per fare lavoretti di manutenzione, pulizie e pianificazioni per l'estate, eccetera». Un po' come fa la natura, che sotto la neve prepara tutto il suo futuro, la nascita di una nuova stagione, la fioritura.

Certo, «tranquillità in parte - dice ancora Giada - perché pur quanto sia bello vedere nevicare quando fa parecchia neve inizi ad avere pensieri, come per esempio ho tutto a posto fuori, se salta la corrente, come accade quando fa il maltempo?». Si pensa al tetto, con l'enorme massa candida che è scesa.

Alla prima tregua, fuori con prudenza: «Quando smette di nevicare allora si parte con andare fuori e iniziare a spalare così da poter riaprire porte e finestre. E di neve da spalare ce n'è sempre parecchia».