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Cronaca | 26 aprile 2024, 08:40

Minorenne identificato per un furto, ma fornisce false generalità alla Polizia locale: denunciato

Aveva rubato una lavagna dal dehors di un bar di Domodossola insieme ad un gruppo di coetanei testimoni: la loro posizione si è aggravata a causa dell'atteggiamento tenuto con gli agenti

Minorenne identificato per un furto, ma fornisce false generalità alla Polizia locale: denunciato

Si recano in Comando per restituire un oggetto rubato e portano con sé l’autore del furto, lasciandolo seduto nell’auto, poco lontano dalla sede del Corpo di Polizia locale. 

È questo il curioso epilogo di una vicenda iniziata con il furto di una lavagna, esposta nel dehors di un pubblico esercizio domese, nel periodo pasquale. Si trattava di una lavagna che recava alcune indicazioni dei beni in vendita, per i clienti del bar.

Ai fatti avevano assistito alcuni ragazzi residenti fuori provincia, i quali venivano subito identificati dalla Polizia Locale domese, grazie alle telecamere della videosorveglianza comunale, con il contributo dei colleghi della Polizia Locale del comune di residenza delle persone coinvolte nell’indagine. 

Questi ultimi, convocati in Comando per essere sentiti come persone informate sui fatti, riconsegnavano la refurtiva, con un atteggiamento apparentemente collaborativo.

Tuttavia i convocati riferivano che il minorenne, autore del furto, era già ritornato nella sua residenza, in una regione del Sud. 

Peccato che, poco dopo, la pattuglia della Polizia Locale in servizio sul territorio comunale, si trovava di fronte un ragazzo, proprio a bordo dell’autovettura con la quale i “testimoni” si erano recati a Domodossola per fornire alla Polizia Locale la loro versione dei fatti.

Il giovane, dopo aver reso false generalità agli agenti che lo stavano identificando, in esito alle indagini risultava essere proprio l’indagato autore del furto della lavagna, avvenuto qualche giorno prima. 

La vicenda si concludeva con il deferimento all’Autorità giudiziaria di tutti i coinvolti: a carico dell’autore del furto anche l’ipotesi di reato di false generalità fornite ai pubblici ufficiali e, per gli altri, l’ipotesi di reato di favoreggiamento personale, per aver fornito indicazioni false e fuorvianti le indagini sia sull’identità che sul luogo dove era possibile rintracciare il vero autore del reato. In questo caso il quadro delle accuse si è improvvisamente ed inspiegabilmente aggravato per l’atteggiamento tenuto dai coinvolti nelle indagini, pur trattandosi in origine di un reato perseguibile solo a querela di parte. 

Ancora una volta sono risultate fondamentali le registrazioni del sistema di videosorveglianza comunale, insieme con l’attenzione investigativa del personale in servizio di pattuglia.

comunicato stampa

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