Un altro, l’ennesimo, “viaggio della speranza”, lungo la tratta Domodossola-Milano. A raccontarlo al nostro giornale è una pendolare, esasperata per i frequenti disservizi, tra ritardi, guasti, convogli sporchi e fatiscenti.
“Sabato (18 maggio: ndr) ho preso il 9.16 da Fondotoce diretta alla Centrale. Il treno è arrivato in stazione in orario, ma chi come me ha cantato vittoria, sperando per una volta di giungere puntuale alla meta ed effettuare il cambio, l’ha fatto troppo presto. La prima parte del viaggio è filata liscia, poi alle 10.14 ci siamo improvvisamente fermati tra Busto Arsizio e Gallarate. Dopo un po’ la voce all’altoparlante ci ha fatto sapere che c’era un guasto sui binari e che avremmo dovuto attendere l’intervento dei tecnici. Da lì in avanti hanno acceso l’aria condizionata al massimo, creando notevoli disagi a molti passeggeri me compresa, e siamo rimasti fermi per circa due ore."
"Quando siamo arrivati a Milano erano ormai passate le 12.40, due ore dopo l’orario preventivato, ovvero le 10.35. Una volta scesi tutti in coda allo sportello Trenitalia perché, ovviamente perse le coincidenze, era necessario modificare il biglietto. E’ stato un altro viaggio infernale: non era possibile farci arrivare in Centrale con degli autobus sostitutivi? Da noi pendolari si pretende di tutto e di più, con prezzi che salgono e non solo, ma il servizio offerto è sempre più scadente e ogni volta che si sale sul treno a Verbania bisogna affidarsi alla sorte”.