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Attualità | 03 agosto 2024, 19:00

Futuro incerto per il Treno dei Bimbi: "Un patrimonio irrinunciabile" FOTO

Germano Bacchetta, ex ragazzo della Casa del Fanciullo: "Sono fiducioso che anche senza i frati si possa trovare una soluzione per mantenere la struttura"

Futuro incerto per il Treno dei Bimbi: "Un patrimonio irrinunciabile" FOTO

È ormai noto che i frati cappuccini la prossima estate lasceranno Domodossola. Una situazione che ha suscitato non poco scalpore e malcontento tra i cittadini della Cappuccina e non solo: sono in molti a chiedersi cosa ne sarà delle strutture attualmente di proprietà degli stessi frati, tra cui il Treno dei Bimbi di Croveo.

Tra i tanti che esprimono la propria preoccupazione c’è Germano Bacchetta, rappresentante degli ex ragazzi della Casa del Fanciullo, da sempre molto legato al Treno dei Bimbi.

“Sarebbe impensabile dover rinunciare ad una struttura come questa – commenta Bacchetta – che ha alle spalle quasi 60 anni di storia e ancora oggi accoglie moltissime persone. Attualmente la struttura funziona benissimo, c’è sempre un grande viavai, tra visitatori, ospiti, eventi, musica, raduni e tanto altro”.

“Non posso neanche immaginare che un posto come questo possa essere destinato a chiudere, ma so che ciò non accadrà”. Un futuro, quello del Treno dei Bimbi, su cui Bacchetta si dice ottimista: “Sono fiducioso sul fatto che tutto possa rimanere com’è. Anche se non ci saranno più i frati, si farà il possibile per trovare la soluzione migliore per tutti”.

Tra le ipotesi avanzate, quella di affidare la gestione dello spazio a cooperative o associazioni: “Quello che auspico per il futuro – rimarca l’ex ragazzo della Casa del Fanciullo - è che il Treno dei Bimbi possa rimanere nelle mani dei volontari che già vi operano oggi. Persone che, da 60 anni a questa parte, dedicano il loro tempo a questa bellissima comunità. Anche perché – sottolinea – nel 2026 si festeggia il sessantesimo anniversario, e non si può non celebrare questo traguardo con le persone che da sempre fanno parte di questo mondo”.

“Per chi come me ci è cresciuto, il Treno dei Bimbi è un patrimonio importantissimo – ricorda Bacchetta – a cui non si può rinunciare. Vederlo andarsene insieme ai frati sarebbe davvero un colpo al cuore. Come ex ragazzi della Casa del Fanciullo organizziamo regolarmente dei raduni, a cui arrivano persone da tutta Italia e dalla Svizzera: è l’occasione per tornare bambini e dormire nei treni come facevamo da piccoli. Spero vivamente – conclude – che nel 2026 potremo organizzare la grande rimpatriata che abbiamo in programma per i 60 anni del Treno. Come ho già detto, rimango ottimista in attesa che venga presa una decisione definitiva”.

Letizia Bonardi

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