Il futuro delle opere dei frati Cappuccini approda in consiglio comunale a Domodossola. Il consigliere di minoranza di Fratelli d'Italia Angelo Tandurella ha presentato una mozione sottoscritta anche dalla consigliera della Lega Maria Elena Gandolfi.
“Il Ministro Provinciale dei Cappuccini di Torino-Alessandria ha ufficialmente dichiarato che la guida della parrocchia domese di sant’Antonio da Padova da parte dell’Ordine dei Frati Minori Cappuccini terminerà entro il 30 giugno 2025;ta Parrocchia dal 1° settembre 2025 lavorerà in comunione e sotto la responsabilità giuridica e pastorale del Parroco con i suoi Sacerdoti collaboratori della Parrocchia dei S.S. Gervasio e Protasio di Domodossola” si legge nel documento.
“Va ricordato che a partire dagli anni Cinquanta del secolo scorso l’azione di Padre Michelangelo e di Padre Vincenzo, unita alla concreta collaborazione, ai sacrifici e alle donazioni della comunità del quartiere Cappuccina e di numerosi altri benefattori residenti a Domodossola e non solo, hanno consentito la costruzione di numerose opere: l’asilo, la Casa del fanciullo, gli impianti sportivi, il teatro, l’oratorio, il convento, il “Treno dei bimbi”, l’emittente radiofonica e i locali in cui sono attualmente insediate delle attività commerciali. Tali opere rappresentano il “cuore” del quartiere, sono state e sono tuttora alla base dello svolgimento di numerose attività sociali, culturali, educative, ricreative e commerciali, oltre che religiose” continua la mozione dei due consiglieri.
Con la mozione Tandurella e Gandolfi chiedono alla Giunta Comunale “di assicurarsi che i massimi organi decisionali dell’Ordine dei Frati Minori Cappuccini abbiano a disposizione tutti gli elementi di valutazione utili ai fini della scelta sul futuro della propria preziosa presenza nella nostra città”. “Nel caso in cui la decisione fosse confermata, si chiede alla Giunta di operare con l’obiettivo di preservare la destinazione d’uso delle opere sopra richiamate, garantendo la dovuta continuità alle attività in esse ubicate; monitorare il processo di eventuale cessione delle stesse; far riconoscere all’Amministrazione Comunale un ruolo nella gestione delle opere e delle attività; favorire l’avvio di un progetto di ulteriore potenziamento dell’area quale polo socio-culturale e tenere aggiornati per le vie brevi sugli avanzamenti delle attività il Consiglio Comunale e la Consulta di Quartiere della Cappuccina”.