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Politica | 28 dicembre 2024, 16:50

La replica della minoranza di Bannio Anzino: "La situazione alla Pioda era inaccettabile"

I consiglieri rispondono alla maggioranza dopo l'intervento di un avvocato per verificare la presenza di reato di diffamazione

La replica della minoranza di Bannio Anzino: "La situazione alla Pioda era inaccettabile"

Il gruppo di minoranza di Bannio Anzino replica alle accuse della maggioranza che – come riportato negli scorsi giorni da OssolaNews – si è affidata ad un avvocato per valutare l’esistenza dei reati di calunnia o diffamazione in alcune dichiarazioni della stessa minoranza. Quest’ultima ha dunque diffuso un nuovo comunicato stampa, nel quale precisa alcuni aspetti della vicenda. Di seguito le parole dei consiglieri di minoranza.

“A seguito dell’articolo apparso nei giorni scorsi sul sito di informazione ossolanews.it il gruppo di minoranza del consiglio comunale di Bannio Anzino intende precisare alcuni aspetti importanti per la conoscenza pubblica di quanto accaduto.

Il gruppo di minoranza è intervenuto nelle scorse settimane a seguito di una segnalazione giunta dai residenti della frazione Pioda di Pontegrande in merito a problematiche sussistenti da anni o sorte dopo recenti interventi da parte del comune nell’area (per circa € 380.000); il gruppo si è fatto quindi interprete di un forte malcontento, di una protesta dei residenti e proprietari di immobili della località che hanno presentato di loro propria volontà due petizioni in merito, dopo aver già segnalato al sindaco e al vicesindaco di Bannio Anzino la situazione senza ottenere un interessamento adeguato.

Il gruppo di minoranza si è limitato a protocollare le petizioni presso il comune e ad inviarle per opportuna conoscenza al prefetto del Vco e alla Procura della Repubblica di Verbania. Il gruppo ha redatto un documento in cui si limita a constatare lo stato dei fatti e a porre alcune domande al sindaco e alla maggioranza. La minoranza, pertanto, si sta limitando a svolgere il suo dovere diritto di controllo sull’azione della maggioranza. Non ha quindi effettuato nessuna azione diffamatoria nei confronti dell’attuale giunta. La situazione alla Pioda dopo vari sopralluoghi ci è parsa oggettivamente inaccettabile per i residenti e i proprietari, oltre che per la spesa pubblica sostenuta.

Il gruppo ha contattato sì Eco Risveglio, organo di informazione locale molto attento alle problematiche del territorio, poiché la rilevanza della spesa sostenuta e le problematiche esposte dai residenti connesse alla situazione meritano a nostro parere (e a parere del giornale medesimo a quanto pare) una rilevanza che vada oltre i confini del comune.

Evidenziamo la mancanza di un dialogo civile e costruttivo con la maggioranza. Affermiamo con forza di aver agito nell’interesse pubblico avendo chiesto l’intervento del sindaco, della giunta, degli enti a cui ci siamo rivolti. Impiegare 1000 euro dalle casse del comune per un mandato esplorativo presso un legale aggrava la posizione del sindaco, che lungi dal rispondere nel merito alle nostre domande fa sostenere una spesa sconsiderata alle casse comunali per cercare di impedire a una minoranza democraticamente eletta di svolgere il proprio compito. Evidentemente il signor Bonfadini non è più abituato da anni ad avere una minoranza presente in consiglio comunale che ne controlli l’operato con tutte le prerogative ad essa assegnate dalle leggi della Repubblica. Se ogni comune per i rilievi della propria minoranza ogni volta dovesse rivolgersi a un legale, sarebbe un disastro per le casse pubbliche.

La mancanza di dialogo con l’attuale maggioranza si può inoltre qui sintetizzare dall’episodio accaduto nel consiglio comunale del 17 dicembre 2024 riguardo la volontà di acquisizione della strada che porta al depuratore di Pontegrande (sempre da località Pioda). Il gruppo di minoranza informava il sindaco e la sua maggioranza dell’inapplicabilità della legge 448/1998 per l’acquisizione gratuita da parte del comune di particelle private. L’inapplicabilità di tale procedura per palese vizio della documentazione agli atti era già stata comunicata anche nel consiglio comunale del 6 agosto 2024 alla maggioranza con integrazione scritta consegnata a tutti i consiglieri e messa a verbale dal segretario. Nonostante l’atteggiamento costruttivo della minoranza il sindaco portava a votazione il 17 dicembre (a nostro parere contro ogni logica), arrivando alla delibera attuativa (tre voti contrari della minoranza). Fatto salvo che nei giorni immediatamente successivi alla stessa minoranza veniva comunicato dal dottor Nicolosi, segretario comunale, la richiesta di annullamento in autotutela della delibera n 31/2024, in quanto la legge 448/1998 non poteva essere applicata per mancanza di uno dei requisiti fondamentali, esattamente come previsto dalla minoranza.

A seguito di questi rilievi restiamo tranquilli di non aver leso in nessun caso l’onorabilità di nessuno e di nessun ente, in quanto abbiamo agito nel solo interesse del comune e della cittadinanza tutta, in quanto le spese (comprese quelle per i legali) vengono effettuate con il denaro dei contribuenti. La minoranza nell’ultimo consiglio ha votato anche a favore di alcune decisioni del sindaco e della maggioranza, dimostrando un atteggiamento costruttivo. Se il sindaco pensa di avere contezza e controllo delle problematiche in frazione Pioda risponda nel merito e saremo più che felici di ascoltarlo”.

l.b.

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