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Domodossola | 03 febbraio 2025, 17:15

Don Vincenzo Barone: "L'ospedale sia sempre un simbolo di dedizione e cura" FOTO e VIDEO

Il parroco domese, in occasione della messa dedicata a San Biagio, nella sua omelia ha toccato il tema del futuro del nosocomio domese

Don Vincenzo Barone: "L'ospedale sia sempre un simbolo di dedizione e cura" FOTO e VIDEO

Nella cappella dell’Ospedale San Biagio di Domodossola, in occasione della festa di San Biagio, protettore della gola, Don Vincenzo Barone ha pronunciato un’omelia che ha toccato il cuore dei presenti, affrontando anche il delicato tema del futuro della struttura ospedaliera.

"Non possiamo ignorare le difficoltà che la nostra realtà locale sta attraversando nel settore sanitario. Il nostro ospedale è sempre stato un punto di riferimento per la salute del territorio, un simbolo di servizio, sacrificio e dedizione", ha affermato Don Barone.

Riflettendo sulla figura di San Biagio, in un periodo in cui si parla di continuo di riorganizzare servizi e di tagli, il parroco domese ha sottolineato come il Santo non abbia mai esitato a prendersi cura del prossimo, anche quando la sua stessa vita era in pericolo. "Questa determinazione ci deve ispirare anche oggi. Come comunità cristiana, siamo chiamati a non arrenderci e a sostenere i più vulnerabili, affinché il servizio sanitario continui ad essere un diritto per tutti. Gli ospedali sono nati per difendere la dignità della persona umana, e ogni malato merita rispetto e attenzione."

Nel suo discorso, Don Barone ha evidenziato due principi fondamentali che dovrebbero guidare le scelte politiche e amministrative in ambito sanitario. "Il primo è che la struttura burocratica deve piegarsi alle esigenze del malato, e non viceversa. Le decisioni devono sempre rispondere alla domanda: cosa favorisce di più le giuste esigenze dell’ammalato? Il secondo principio riguarda la priorità da dare alle persone più deboli, come gli anziani e i malati cronici. Non si può tagliare sulle spalle dei più fragili. La preoccupazione per i bilanci deve partire dall’eliminazione delle spese superflue, ma mai a discapito del bene del paziente."

Concludendo l’omelia, il parroco ha affidato alla preghiera di San Biagio tutti i malati, gli operatori sanitari e le famiglie che vivono nel dolore. "Preghiamo perché chi governa e amministra sia illuminato nelle sue scelte e perché ciascuno di noi si impegni con amore e dedizione verso chi soffre. Solo mettendo il malato al primo posto potremo davvero onorare la missione degli ospedali."

 

Redazione

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