Per nulla celata la soddisfazione dell’amministrazione Ferroni dopo l’approvazione della delibera che di fatto permette alla società Palissandro Marmi di dare continuità territoriale e permettere così l’atteso ampliamento della cava.
Gli interventi in consiglio comunale da parte degli esponenti di maggioranza non hanno lesinato la soddisfazione ma anche lanciato alcune frecciate a chi in questi anni ha ostacolato l’iter dell’ampliamento.
Il sindaco Giorgio Ferroni ha rimarcato come ‘’il culmine di questa strategia sia stato un atto che, volutamente, non abbiamo reso pubblico: nel settembre 2023 è stato presentato un esposto all’Autorità Nazionale Anticorruzione (Anac) e alla Corte dei Conti, a firma del comitato "Conserviamo Crevola". Questo esposto sollevava dubbi sulla legittimità della delibera 17. Possiamo ora informare il Consiglio e la cittadinanza che tale esposto non solo non ha avuto seguito, ma le autorità competenti non hanno ritenuto necessario chiedere alcun riscontro al Comune. Con grande trasparenza e serenità, oggi mettiamo tutti questi documenti a disposizione dei cittadini che desiderano essere informati. Per quanto riguarda le compensazioni ambientali previste dalla Soprintendenza, esprimiamo alcune perplessità. Riteniamo che sarebbe stato più opportuno che tali compensazioni fossero condivise e stabilite con il coinvolgimento dell’Amministrazione Comunale, che invece non è stata consultata’’.
Insomma, la seduta di martedì è servita al gruppo Ferroni per togliersi qualche sassolino dalle scarpe come poi hanno fatto anche gli assessori Mario Allegri e Andrea Cogliandro e il consigliere Roberto Munizza.
A chiedere ancora lumi in consiglio era stato l’esponente di minoranza, Lorenzo Iaria, riferendosi a quanto scritto sul blog di Italia Nostra proprio la stessa mattina di martedì. Il blog titolava: ‘’Lorgino, ultimo atto, con errore’’. Italia Nostra, richiamava ‘’la responsabilità personale dei consiglieri votanti laddove venisse confermato il punto della convenzione che prevede la cessione al Comune stesso per Euro 46.000,00 di un diritto di uso pubblico su strada esistente e insistente sulla proprietà catastale dell'Azienda. Peccato che, per norme esistenti e giurisprudenza infinita, tale diritto è in capo, ope legis, al Comune stesso da decenni avendolo ottenuto grazie all'uso ultraventennale che i suoi cittadini, nella loro generalità, hanno sempre fatto per transitarvi in maniera indisturbata e dirigersi alla frazione Enso e alle altre località poste a monte, facendo sempre manutenzione e sgombero neve a proprie spese (del Comune). Insomma verrebbe pagato un diritto reale che già il Comune possiede. Un vero e proprio ossimoro giuridico’’.
Una tesi rigettata in toto dall’amministrazione Ferroni. Il sindaco ha rimarcato che ‘’la strada era ed è privata, semmai è la viabilità pubblica che ha sfruttato la strada privata. I residenti hanno avuto la possibilità di utilizzarla. L'acquisizione onerosa (con un valore superiore di questo) del diritto di passaggio su quella strada era tra l'altro già stata deliberata nel 1997, ma non fu attuata. La suddetta delibera è stata citata e presa come riferimento nella nostra delibera del 2022. Un po’ di amarezza perché la questione Baulina faceva parte anche dell'esposto all’Anac, nel senso che il punto di vista del blog è lo stesso dell'esposto del settembre 2023 che non ha avuto seguito. Quindi direi che trattasi di affermazioni trite e ritrite senza fondamento’’.
Il sindaco ha ricordato che il privato acquistò la strada dalla Pelganta Marmi e Beole nel 2014. Una viabilità al servizio della cava ‘’ma storicamente utilizzata quale collegamento veicolare verso la frazione Enso e zona limitrofe’’. Il sindaco rimarca che ‘’per mettere fine a questa incertezza si è inteso formalizzare con la società i rapporti relativi a tale tratto di strada, formalizzando e non rinunciando all’uso pubblico e ottenendo in cambio che la Palissandro Marmi si faccia totalmente carico di ogni opera di manutenzione ordinaria e straordinaria. Costi e manutenzione saranno a carico della società’’.