È rientrato in Italia il feretro di Ivan Bonzani, il 43enne vigezzino che ha perso la vita venerdì mentre lavorava in un cantiere in Svizzera. Frontaliere, viveva a Folsogno, nel comune di Re. La camera ardente è stata allestita alla casa funeraria Mandrini-Iacopino di Craveggia.
Bonzani è stato colpito da un malore improvviso mentre si trovava al lavoro; soltanto i risultati dell’autopsia – eseguita lunedì a Lugano – potrà però dare risposte sulle cause della morte.
Il funerale si terrà domani – giovedì 6 marzo – alle 10.30 nel santuario della Madonna di Re. Nella stessa chiesa questa sera alle 20.00 sarà recitato il rosario.
La sua scomparsa ha destato cordoglio in tutta la valle Vigezzo, e in particolare nella comunità di Re. "Era una persona molto riservata - racconta Antonio Locatelli, portavoce dei frontalieri del Vco - molto legato alle tradizioni della montagna, con una grande cultura del territorio. Tanto che aveva aperto, insieme alla moglie, una cascina in cui allevava le mucche. Era un lavoratore instancabile: nonostante la sua giovane età, era già diventato capocantiere e aveva grandi prospettive per il futuro nel suo lavoro". Ricorda ancora Locatelli: "Ivan era un ragazzo raro. Una persona di buon cuore, altruista e generoso, sempre pronto a dare il proprio contributo a chi aveva bisogno".
Ricorda un amico e un grande lavoratore anche Massimo Patritti, sindaco di Re: "Conoscevo bene Ivan, siamo coscritti e ci conoscevamo da molto tempo. Era un lavoratore infaticabile, fin da quando era un ragazzino".