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Crevoladossola | 07 marzo 2025, 15:00

''Malgrado le difficoltà abbiamo dato un contributo considerevole e significativo alla tutela del territorio''

Il gruppo Conserviamo Crevola interviene dopo il consiglio comunale del 25 febbraio e ribadisce di voler continuare gli sforzi per salvaguardia e il patrimonio storico-culturale

''Malgrado le difficoltà abbiamo dato un contributo considerevole e significativo alla tutela del territorio''

Con la trattazione nella seduta di Consiglio Comunale dello scorso 25 febbraio si è concluso il procedimento di “Trasferimento proprietà e costituzione di servitù di uso pubblico - Convenzione tra il Comune di Crevoladossola e la società Palissandro Marmi Srl”, relativo al “Progetto di ampliamento di cava di marmo in località Lorgino”.

Nel periodo intercorso tra la Deliberazione del 13 giugno 2022 e questa, il Comitato “Conserviamo Crevoladossola” (a partire dal 25 novembre 2022) si è fatto promotore di una serie di istanze presso gli Enti preposti finalizzate al raggiungimento di un giusto equilibrio tra l’attività di cava, la quale anche con l’odierna Autorizzazione avrà la possibilità di proseguire per i prossimi quindici anni con un livello produttivo e occupazionale pari all'attuale, e le ricadute che le operazioni della stessa hanno sul territorio circostante e sulla Comunità che lo abita e/o lo frequenta.

Le osservazioni del Comitato pertanto si sono focalizzate sulla tutela delle frazioni e dei nuclei limitrofi al sito estrattivo, in primo luogo tramite un contenimento dell’area adibita ad ambito di cava, in secondo luogo promuovendo i giusti strumenti per la valorizzazione delle peculiarità storico culturali e paesaggistiche: in questo senso, la dichiarazione dell’interesse culturale per le mulattiere e le cappelle votive afferenti alla cava voluta dalla Soprintendenza è sicuramente un risultato importante, così come il mantenimento nel patrimonio comunale dei tratti di mulattiera fra Villadelloro e Pinone (uno dei quali integrato nella via Stockalper) e del lavatoio frazionale di Villadelloro.

Nondimeno è di apprezzabile rilievo il recupero ambientale previsto dalle opere compensative, in particolar modo la piantumazione a tutela della frazione di Villadelloro e il progetto di valorizzazione e conservazione dell’area relativa all’ Oratorio di San Bernardo di Enso, così come il Piano di Recupero urbanistico-edilizio degli edifici siti in località Scarpia. Un’altra tematica affrontata dal Comitato, quella relativa alla viabilità, rimane a nostro avviso purtroppo ancora aperta e meritevole di trattazione, sebbene finora non presa in considerazione dall’Amministrazione Comunale. Le strade comunali interessate dal transito di autocarri a pieno carico, in particolar modo Via Danda, accusano lesioni al manto e alla massicciata dovuti al traffico pesante e pertanto riteniamo, nell’ottica del proseguimento dell’attività di cava, siano necessari provvedimenti manutentivi e migliorativi, a partire da quelli già previsti e mai attuati (vedasi Delibera di Giunta Comunale N. 112/2014).

Ci ha stupiti come nella discussione del Consiglio Comunale sia emerso che vi sono prescrizioni che sono state adottate senza il coinvolgimento dell’Amministrazione Comunale quando questo si sarebbe potuto evitare, considerati i tempi impiegati e il fatto che l’Ente Comune è parte integrante della Conferenza di Servizi provinciale (e quindi a conoscenza di tutti i suoi contenuti passo a passo). Ancora una volta esprimiamo il nostro rammarico per non essere stati coinvolti dall’Amministrazione Comunale per un sereno e costruttivo confronto sulle tematiche di impatto territoriale, nonostante le nostre ripetute richieste, in particolar modo quella da noi presentata nell’agosto del 2023, quando il Comitato si trovava ad un tavolo di confronto costruttivo con la Società Palissandro Marmi.

In merito alla strada della Baulina, ribadiamo come essa sarebbe dovuta entrare a tutti gli effetti (formale oltre che sostanziale) nel patrimonio delle strade comunali. Questo tratto di strada, infatti, da oltre 40 anni è di pubblico utilizzo per l’accesso alle frazioni di Enso, Simbo e alle zone rurali e alpeggi siti superiormente; il Comune ha sempre provveduto alla manutenzione ordinaria e straordinaria facendo ricorso esclusivamente a fondi propri. Inoltre è situata all’esterno della zona di ampliamento di coltivazione della cava, per cui non ne compromette assolutamente l’operatività. In conclusione, questo Comitato si ritiene complessivamente soddisfatto dell’esito della propria attività, malgrado le difficoltà incontrate è riuscito ad apportare un contributo considerevole e significativo alla tutela di un’importante porzione di territorio crevolese che, al netto delle speculazioni, è e rimane un bene collettivo unico e irripetibile.

Noi continueremo ad apportare, nelle modalità che ci saranno consentite, il nostro contributo per la salvaguardia e lo sviluppo consapevole del nostro territorio e della sua Comunità, nella profonda convinzione che è importante e necessario ascoltare e coinvolgere i Cittadini nella vita amministrativa della propria Comunità, soprattutto sulla trattazione di temi importanti e complessi sia attuali sia coinvolgenti le prossime future generazioni. Comitato “Conserviamo Crevoladossola”

comunicato stampa a.f.

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