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Sanità | 30 maggio 2025, 12:15

Ospedali, Movimento 5 Stelle: "Cirio e la destra hanno decretato la morte della sanità pubblica nel Vco"

"Basta chiacchiere, è ora di concretizzare il progetto dell'ospedale unico baricentrico"

Ospedali, Movimento 5 Stelle: "Cirio e la destra hanno decretato la morte della sanità pubblica nel Vco"

“Leggiamo oggi un parere del ministero datato 27 febbraio 2025 che è stato inviato al sindaco di Verbania il 22 maggio e solo oggi reso pubblico, il tutto ben 3 mesi dopo. Già questo la dice lunga sulla condivisione col territorio delle scelte sulla sanità pubblica”. Anche il gruppo territoriale del Vco del Movimento 5 Stelle interviene nel dibattito sul tema della sanità provinciale, in seguito al pronunciamento del ministero della sanità sull’impossibilità di mantenere entrambi i Dea.

“Il parere – prosegue nella nota Imerio Frattini in rappresentanza del gruppo del M5S - espresso dal nucleo di valutazione e verifica degli investimenti pubblici del Ministero della Salute, relativo alla documentazione progettuale della proposta di accordo di programma, ci lascia perplessi in quanto: 1) prescrive alla regione il rispetto della programmazione della rete ospedaliera in conformità agli standard del decreto ministeriale 70/2015 per il quale "La struttura sede di Dea di I Livello serve un bacino di utenza compreso tra 150.000 e 300.000 abitanti con un numero di accessi annui appropriati superiore a 45.000...". Pertanto al Vco, tenuto conto del numero di abitanti (153.564 nel 2023) spetterebbe un solo Dea di 1° Livello; 2) raccomanda fortemente "di garantire, in un unico presidio, la presenza di tutte le discipline necessarie alla gestione multidisciplinare dei pazienti critici" e "di minimizzare i costi diretti e indiretti, tenendo conto della soluzione logistica proposta, a garanzia della massima efficacia dell’intervento". Tradotto in parole povere, nel territorio del Vco la regione Piemonte è autorizzata a procedere alla ristrutturazione dei due ospedali esistenti purché resti attivo un solo Dea presso uno degli stessi (quello che ad oggi ha già gli spazi e possibilità di ampliamento necessari)”.

“Bisogna quindi parlare chiaro – proseguono i pentastellati - Cirio e la maggioranza di destra (Lega e Fratelli d'Italia) vogliono un unico ospedale di riferimento a Domodossola, lasciando un piccolo pronto soccorso a Verbania. Questo è il frutto della continua guerra di campanili e del pacchetto elettorale utilizzato in tutte le elezioni a seconda del candidato di turno. La conseguenza sarà che i residenti del Cusio e Verbano (che in estate raddoppia le presenze per via del turismo) si sposteranno probabilmente sul Dea di Borgomanero. Alberto Cirio e la destra che lo sostiene (in particolare la Lega spinta da Alberto Preioni) - rinunciando ad un ospedale unico - hanno pertanto decretato di fatto la morte della sanità pubblica nel Vco”.

Si legge ancora nella nota: “La storiella del doppio ospedale per accontentare un giorno il sindaco di Domodossola Pizzi e l’altro il sindaco di Verbania Albertella, non regge più: i cittadini devono sapere che il Vco non avrà mai una sanità degna di questo nome. Tra l’altro, il sindaco di Verbania invoca la specificità montana per richiedere due Dea senza fare i conti con le previsioni del già citato decreto ministeriale 70/2015 che, in forza della “specificità montana”, prevede solo la presenza di piccoli ospedali entro i 60 minuti di percorrenza dotati di piccoli pronto soccorso; ergo, applicando la proposta del sindaco di Verbania, il Vco perderebbe totalmente il Dea, ovvero anche l'infrastruttura sanitaria attuale in cambio di due ospedali atti a (citiamo la norma) “garantire una attività di pronto soccorso con la conseguente disponibilità dei necessari servizi di supporto, attività di medicina interna e di chirurgia generale ridotta. Sono strutture a basso volume di attività, con funzioni chirurgiche non prettamente di emergenza e con un numero di casi insufficiente per garantire la sicurezza delle prestazioni, il mantenimento delle competenze professionali e gli investimenti richiesti da una sanità moderna”. Quindi, allo stato, la "specificità montana" non garantisce assolutamente due Dea, anzi, al contrario, potrebbe far perdere al Vco entrambi i Dea esistenti”.

“Il Movimento 5 Stelle – proseguono - fin dai tempi di Davide Bono (ex consigliere regionale M5S), continua a sostenere l’unica soluzione possibile a tutela della salute pubblica: un ospedale unico e la conseguente riqualificazione dei nosocomi esistenti per un utilizzo finalizzato alla lungo degenza e alle attività socio assistenziali. Evidenziamo al riguardo che la nostra proposta non è isolata ma si affianca alle posizioni espresse in più occasioni dalle associazioni di categoria, medici, sindacati, chiunque lavori in ambito sanitario e che conosce quella realtà. Il Vco necessita di un ospedale unico baricentrico: solo così si potrà garantire la tutela della salute pubblica. Parimenti deve esserci: la riqualificazione dei nosocomi esistenti con valenza di lungo degenza e socio assistenziale; il mantenimento a Verbania del polo oncologico; il potenziamento del sistema emergenza nelle zone periferiche (Cannobina, Valli dell’Ossola e alto Cusio) e dei distretti con attuazione delle Case della Salute”.

Concludono dal M5S: “Chiediamo pertanto al presidente Alberto Cirio di fermare questo scellerato progetto di riorganizzazione dell'infrastruttura sanitaria del Vco voluto dalla Lega di Alberto Preioni. Un progetto che vede contraria la maggior parte della società civile e che farebbe ritornare il Vco indietro di cinquant'anni in un settore, come quello sanitario, dove l'aggiornamento delle strutture e delle apparecchiature e l'ottimizzazione delle risorse possono significare la vita o la morte dei cittadini. Basta chiacchiere, è ora di concretizzare il progetto dell'ospedale unico baricentrico e chiediamo a tutte le forze politiche un sussulto di realismo per cominciare una buona volta a ragionare nell'interesse dei cittadini del Vco”.

l.b.

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