Un turista deceduto la settimana scorsa e, domenica, il grave rischio corso da un bambino che cadendo ha trascinato in acqua la nonna, che lo teneva per mano, prima dell'’intervento di un uomo che aveva visto la scena e si è gettato in acqua. Poi, infine, l'arrivo del soccorso alpino a salvarli.
Non è ancora iniziata l’estate e gli orridi della valle Antigorio hanno già visto il sorgere di pericoli che, anche negli anni scorsi, hanno causato morti e salvataggi in extremis da parte di vigili del fuoco e soccorso alpino.
Questi ultimi due casi sono avvenuti alle Marmitte di Premia. Ma anche gli Orridi di Verampio sono spesso teatro di incidenti.
La zona è un'attrazione turistica e quindi la gente che vi si riversa è molta. Ma gli amministratori della valle chiedono prudenza.
‘’Non possiamo mettere una sentinella sul posto a guardare cosa succede’’ dice Fausto Braito, sindaco di Premia, che da anni lancia appelli alla prudenza. ‘’I cartelli di pericolo ci sono e quindi occorre più attenzione – spiega - . Domenica è andata bene perché i tre si sono salvati, anche perché, per fortuna, in zona c’era il soccorso alpino impegnato in una esercitazione. Ma se la stagione inizia così, c’è da preoccuparsi’’.
Nell’agosto 2023, proprio Braito era intervenuto con una ordinanza, vietando l’accesso al fiume Toce su tutto il territorio comunale. L’ordinanza impediva l’accesso al fiume e dunque anche agli orridi. Un provvedimento fatto per scongiurare il pericolo di disgrazie. Decisione presa dopo alcuni episodi che avevano visto l’intervento dei soccorsi per persone cadute negli orridi o altre rimaste ‘prigioniere’ sui massi per l’improvviso innalzamento dell’acqua del fiume.
Problemi non nuovi dunque perché il fiume che scende da Formazza lungo la valle è preso d’assalto dai turisti. Braito ricordò la presenza dei cartelli che invitano i turisti a rispettare le norme di sicurezza. ‘’Il Toce – spiegava allora - può improvvisamente alzarsi e causare pericoli. Occorre essere prudenti e molti non lo sono’’. Quell’anno, quattro persone erano rimaste improvvisamente bloccate su un isolotto a causa dell’innalzamento delle acque del fiume. Era stato l'elicottero del reparto dei vigili del fuoco volo di Torino a prelevare i quattro e trasportarli in zona sicura. La settimana dopo una turista laziale era scivolata in acqua. Era stata recuperata dal soccorso alpino di Baceno.