Durante il mese di maggio è stato effettuato il monitoraggio primaverile della popolazione di fagiano di monte delle aree protette dell’Ossola. Come sempre, questa attività è stata resa possibile grazie all’indispensabile contributo di numerosi collaboratori che coadiuvano l’ente come volontari. Si tratta di cacciatori, civilisti, tecnici che operano presso altri enti ma anche appassionati di fauna alpina.
Sono stati effettuati entrambi i conteggi previsti all’alpe Devero e all’alpe Veglia, mentre le condizioni meteorologiche sfavorevoli non hanno reso possibile effettuare il conteggio previsto in alta valle Antrona.
All’alpe Devero sono stati conteggiati 113 maschi e 12 femmine di fagiano di monte, all’alpe veglia 22 maschi e 4 femmine. Sia all’alpe Devero che all’alpe Veglia è stato osservato un numero di maschi inferiore rispetto allo scorso anno, ma mentre nel primo caso la popolazione si mantiene sulle densità massime osservate nel corso di quasi 30 anni di monitoraggio (7,4 maschi/km2), all’alpe Veglia succede esattamente il contrario e la densità osservata si colloca tra le più basse di tutta la serie storica (2,7 maschi/km2). I motivi di questa differenza non sono noti e questa situazione è piuttosto interessante.
Dal 2014, ovvero da quando il fagiano di monte non viene più cacciato nell’area contigua dell’alpe Devero, le due popolazioni di fagiano di monte hanno mostrato infatti densità e andamenti temporali molto simili e solo negli ultimi tre anni il forte incremento osservato nella popolazione dell’alpe Devero non ha visto una tendenza analoga nella popolazione dell’alpe Veglia.