E’ il Verbano Cusio Ossola la provincia piemontese che ha registrato il più basso numero di votanti al referendum dell’8 e 9 giugno. Solo il 26,97 per cento si è recato alle urne, la percentuale più bassa di tutte le province che hanno superato il 30 per cento, tranne Vercelli (29,09). Anche nel Vco quorum non raggiunto per nessun dei 5 quesiti. A Verbania ha votato il 29,98%, a Domodossola il 26,57% e a Omegna l’30,56%.
Il comune dove si è votato di più è stato Intragna con il 40,91% , la maglia nera a Bannio Anzino con il 12,69%.
Restando in Ossola da segnalare che per alcuni quesiti sul lavoro si è superato il 90 per cento di sì : a Villadossola (ex città industriale), ad Anzola d’Ossola (paese che è una bella realtà di aziende medio-piccole) e a Bognanco.
A Villadossola si è raggiunto il 90,79 % sul reintegro per i licenziamenti illegittimi e il 90,56% su quello per la tutela dei contratti a termine. Ad Anzola 91,92 sul primo quesito e 90,91 sul licenziamento e i limiti di indennità. A Bognanco è stato il secondo quesito (Licenziamenti e limiti di indennità) a superare il 92,86 per cento dei voti.
Due ossolani su tre hanno invece votato a favore della proposta di ridurre a 5 anni il tempo per ottenere la cittadinanza. Ma in due paesi il quesito è stato bocciato: in Valle Anzasca, a Bannio Anzino e Vanzone con San Carlo i no alla cittadinanza ‘’ridotta’’ hanno raccolto rispettivamente il 53,85 e 53,93 per cento. Anche Trasquera ha votato no col 52,38%.
Il quesito sulla cittadinanza ha raccolto a Craveggia, in Vigezzo, il massimo dei voti: il 67,09 per cento di chi si è recato alla urne.