Il nuoto alle Olimpiadi di Parigi 2024 ha offerto uno spettacolo senza pari, con finali decise al millesimo e continui ribaltamenti che hanno tenuto con il fiato sospeso milioni di spettatori. Proprio in queste gare ad alta intensità, le crazy time statistiche hanno avuto un ruolo fondamentale: virate più veloci della media storica, negative splits sorprendenti e tempi reattivi in partenza che hanno fatto la differenza tra podio e quarto posto. In questo scenario, l’Italia del nuoto si è confermata tra le superpotenze mondiali, conquistando sei medaglie e stabilendo due nuovi record olimpici.
Il protagonista assoluto è stato Thomas Ceccon, che ha vinto l’oro nei 100 metri dorso con un tempo di 51"31, nuovo primato olimpico. Dopo il trionfo ai Mondiali, il talento veneto ha confermato di essere il numero uno nella specialità, dominando sia in batteria che in semifinale, per poi chiudere una finale perfetta in testa dall’inizio alla fine. Ceccon ha anche conquistato un bronzo nella staffetta 4x100 mista, chiusa dietro a Stati Uniti e Australia, ma con un tempo italiano mai registrato prima in una competizione olimpica.
Tra le donne, il nome che ha fatto più rumore è stato quello di Benedetta Pilato, capace di vincere l’argento nei 100 rana in una gara tiratissima, battuta solo dalla lituana Meilutytė per soli 3 centesimi. Pilato ha migliorato il record italiano in semifinale e ha nuotato la finale con grande maturità, dimostrando di poter gestire la pressione anche sul palco più importante.
Ottime anche le prestazioni di Simona Quadarella, che ha conquistato un bronzo nei 1500 stile libero, difendendo con grinta il podio da un’agguerrita concorrenza statunitense e cinese. Quadarella ha poi sfiorato la medaglia anche negli 800, chiudendo al quarto posto a soli due decimi.
La squadra maschile si è distinta anche nelle staffette: la 4x100 stile ha chiuso al secondo posto, con un tempo di 3:09.12, nuovo record europeo. Il quartetto, guidato da Miressi e Zazzeri, ha condotto una gara perfetta, resistendo al ritorno degli statunitensi ma cedendo il passo all’Australia solo negli ultimi metri.
Il DT Cesare Butini ha dichiarato: “Siamo entrati stabilmente nell’élite del nuoto mondiale. L’obiettivo è mantenere questa continuità fino a Los Angeles 2028, puntando ancora più in alto. Il nostro modello di lavoro sta funzionando.”
Il nuoto italiano esce da Parigi rafforzato, con una generazione di atleti che non teme il confronto con i giganti della disciplina. Il pubblico francese ha riconosciuto il valore degli Azzurri, tributando applausi sinceri a ogni medaglia e prestazione di rilievo.
Con nuovi talenti già emersi nelle categorie giovanili, il futuro appare promettente. Le medaglie olimpiche sono solo l’inizio di un percorso che punta a consolidare l’Italia come potenza globale anche nelle acque più difficili.
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