Elisa Longo Borghini ha scritto un’altra pagina memorabile del ciclismo italiano, vincendo il Giro d’Italia Donne. Un successo che va ben oltre il traguardo sportivo e diventa simbolo di un legame profondo tra l’atleta e le sue radici.
A esprimere con forza questo significato è l’Uncem (Unione nazionale Comuni Comunità Enti montani), che attraverso le parole del presidente nazionale Marco Bussone e del presidente piemontese Roberto Colombero, ha voluto rendere omaggio alla campionessa originaria di Ornavasso: “La vittoria oggi di Elisa Longo Borghini, di Ornavasso, al Giro d’Italia femminile è uno straordinario vettore di promozione per il ciclismo. E per la montagna. Che poi sono la stessa cosa. Il ciclismo è montagna e la montagna è il ciclismo. Con questa vittoria lo rimarchiamo”.
Un trionfo che affonda le sue radici nell’Ossola, dove Elisa è cresciuta e dove ha coltivato la passione per la bicicletta all’interno di una famiglia profondamente legata a questo sport e al territorio.
“È un successo del territorio, dell’Ossola – aggiungono Bussone e Colombero – dove vive, dove è cresciuta con una famiglia di ciclisti e di persone che molto hanno fatto per il turismo e per la promozione del territorio. Elisa è una grande campionessa che con quella maglia rosa di oggi dice che è dai paesi, dalle zone montane, che nascono innovazione, campioni, figure che emergono a tutti i livelli. Oggi lei rende felice la montagna”.