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Viabilità e trasporti | 04 agosto 2025, 15:10

La ferrovia Vigezzina-Centovalli guarda al futuro: presentato il primo dei nuovi treni Stadler FOTO E VIDEO

Tradizione e innovazione al centro del progetto da 60 milioni di euro: il primo convoglio è arrivato in queste ore a Domodossola

Tradizione e innovazione. Sono questi i punti fondamentali del nuovo progetto della ferrovia Vigezzina-Centovalli, che questa mattina ha ufficialmente presentato il primo dei nuovi treni realizzati per la Società Subalpina di Imprese Ferroviarie (Ssif) dall’azienda Stadler. Il convoglio ha raggiunto in questi giorni Domodossola, da dove partirà per una serie di test di omologazione prima di entrare ufficialmente in circolazione.

“Questo nuovo treno è segno tangibile di un successo frutto di uno sforzo collettivo – le parole del presidente dell’azienda Michele Ferroglio – che ha coinvolto la parte politica con il senatore Enrico Borghi, la parte di gestione da parte di Ssif e il partner svizzero Stadler. Per quanto riguarda la nostra azienda, possiamo dire che dietro questi nuovi treni c’è un lavoro immenso, che ognuno di noi ha messo in questo progetto. Abbiamo raccolto la sfida dell’innovazione, ma sempre mantenendo i nostri valori: spirito di collaborazione, condivisione e unione territoriale e la visione transfrontaliera dei pionieri della ferrovia”.

L’amministratore delegato della ferrovia Vigezzina, Daniele Corti, ricorda: “Quando qualche anno fa eravamo al ministero dei trasporti e abbiamo intuito che c’era la possibilità di ottenere un primo finanziamento ci siamo messi subito al lavoro. Ci abbiamo creduto e abbiamo iniziato lo sviluppo del progetto. Il nuovo treno è stato poi realizzato grazie alla seconda parte del finanziamento, che abbiamo ottenuto grazie all’interessamento del senatore Borghi. Senza quell’atto di legge di cui il senatore si è fatto promotore noi oggi non avremmo i treni nuovi e la ferrovia sarebbe in grave difficoltà. È stata una scommessa, abbiamo avuto anche dei momenti difficili, ma ci abbiamo sempre creduto”.

A fornire i dettagli sul nuovo convoglio è Matteo Corti, direttore generale. Il progetto prevede la realizzazione di quattro treni a quattro casse, per un importo totale di 60 milioni di euro. Ogni treno può arrivare fino a 64 metri, con 144 posti a sedere di cui 28 in prima classe; i treni, dotati di tecnologia avanzata, sono modulabili: a seconda delle esigenze, le carrozze possono essere combinate creando treni da due, tre o quattro casse. “La messa in servizio di un treno come questo darà un valore aggiunto al servizio – sottolinea Corti -. Abbiamo parlato di innovazione, ma allo stesso tempo abbiamo cercato di mantenere salde le nostre origini e la nostra tradizione. Abbiamo dedicato questo primo convoglio a Francesco Balli e Andrea Testori, due uomini che con grande valore si sono prodigati dare vita al servizio della ferrovia. Sono anche la prova di come gli uomini possono fare la differenza e un’idea se ben realizzata può portare un valore aggiunto al territorio”.

Presente anche il senatore ossolano Enrico Borghi: “Quando si ha un’impostazione corretta – le sue parole - dal punto di vista aziendale, di management e di inquadramento della prospettiva strategica è possibile cogliere quegli obiettivi che apparentemente sembravano quasi irrealizzabili. Fornire servizi di un certo livello ad una realtà come quella dell’Ossola, che fa del turismo uno degli elementi fondamentali, supera il valore intrinseco dell’opera e parla direttamente al territorio”.

Soddisfazione anche da parte di Maurizio Oberti, direttore marketing di Stadler, l’azienda che ha realizzato il nuovo treno: “Un grande plauso a questa collaborazione tra politica e Ssif per aver rispettato i tempi e aver ottenuto il finanziamento del progetto. Stiamo seguendo molti progetti, ma non tutte le regioni hanno saputo essere così brillanti. Siamo orgogliosi di aver contribuito ad un progetto importante non solo per il trasporto ma anche per il turismo, che avrà ricadute positive sul territorio”.

Letizia Bonardi

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