Nel agosto 2018 la Regione Piemonte ha lanciato un bando da 12 milioni di euro, finanziato con fondi europei, per rilanciare le borgate alpine: piccoli villaggi di montagna spesso spopolati e trascurati. Oggi, a sette anni di distanza, questi interventi stanno per concludersi e ricevono il plauso generale, anche se all’inizio furono compresi e sostenuti da pochi.
Il progetto nasce da un’idea di Uncem e dell’allora Assessore Alberto Valmaggia, e si basa su un percorso iniziato già nel 2008. Già allora erano stati messi a disposizione fondi per riqualificare 35 borgate tra Alpi e Appennini, con l’obiettivo di non limitarsi a restaurare case, ma di creare nuove opportunità sociali ed economiche.
All’inizio, molti erano scettici. Ma grazie all’impegno di Uncem e di alcuni assessori e funzionari regionali, si è ottenuto di destinare risorse non solo all’agricoltura, ma anche alla montagna, alle foreste e alle borgate. Il Programma di Sviluppo Rurale (PSR) è così diventato davvero “rurale”, includendo interventi importanti per queste comunità.
Gli investimenti hanno riguardato il miglioramento delle infrastrutture base, come reti fognarie, acquedotti, elettricità e telefonia, oltre al recupero degli spazi pubblici e alla creazione di strutture culturali e ricreative: biblioteche, laboratori artistici e tecnologici, spazi sportivi.
Uncem aveva chiesto di finanziare anche attività produttive per rafforzare l’economia locale, ma questa richiesta non è stata accolta. Tuttavia, il lavoro fatto è stato significativo. Uncem ha raccolto e condiviso tutti i progetti e le esperienze delle borgate piemontesi in un dossier molto dettagliato, che serve da guida per il futuro. Un segnale importante di rinascita è arrivato dalla borgata di Chiappera, frazione di Acceglio, dove dopo 37 anni è nato un bambino: un segno concreto che queste comunità possono tornare vive e vitali.
I presidenti di Uncem, Marco Bussone e Roberto Colombero, sottolineano che le borgate non devono essere viste solo come mete turistiche, ma come luoghi di vita, con servizi, economia e persone che le abitano o le amano e valorizzano. Guardando avanti, Uncem chiede un piano europeo dedicato alle aree di montagna, che vada oltre agricoltura e turismo, per sostenere davvero le comunità rurali e montane con nuove risorse e politiche.