Presentato all'Ossola Outdoor Center di Crevoladossola il calendario 2026 delle Aree Protette dell'Ossola con suggestive immagini dei parchi Veglia, Devero e Antrona. Le Aree protette dell'Ossola e Ossola Outdoor Center, da tre anni a questa parte, collaborano per questa pubblicazione che rappresenta una delle iniziative che vede la sinergia delle due realtà.
Il calendario è stato realizzato grazie al contributo per la stampa da parte dell'Outdoor Center; le fotografie sono state invece scattate da dipendenti, tecnici, guardia parco e collaboratori delle Aree Protette.
“L'Ossola Outdoor Center - ha detto il presidente dell'Ente di Gestione delle Aree Protette dell'Ossola Pier Leonardo Zaccheo - ha con noi ottimi rapporti per la promozione dei parchi. Sono foto che colgono scorci di natura, flora e fauna che possiamo trovare nelle aree protette. Una superficie molto estesa perché comprende: i due parchi Veglia e Devero tradizionali, con in aggiunta la corona dell'Andolla e della Valle Antrona”.
“Il calendario è un bellissimo spaccato dei nostri parchi – aggiunge il direttore dell’ente di Gestione Aree Protette dell’Ossola Daniele Piazza - ma è anche il frutto delle giornate di lavoro dei nostri dipendenti e collaboratori che frequentano i nostri territori giornalmente in tutte le stagioni dell'anno”.
Il calendario è stato pensato per i frequentatori del parco residenti nella provincia del Vco e per i turisti, in questo caso vuole rappresentare anche una sorta di biglietto da visita per i frequentatori a partire dal periodo invernale in corso. “Abbiamo una serie di iniziative che hanno l'obiettivo di indirizzare e gestire la fruizione del periodo invernale che è di densa frequentazione - spiega Daniele Piazza - soprattutto per quanto riguarda l'alpe Devero, perché l'alpe Veglia in inverno è inaccessibile. Con gli anni le attività sportive outdoor legate allo sci alpinismo, ciaspole, racchette da neve, escursioni a piedi sono aumentate, complici anche le condizioni climatiche di questi ultimi anni. Adesso non abbiamo praticamente neve fino a 1600-1700 metri di quota. Quindi il paesaggio è quasi tardo autunnale e le escursioni si fanno ancora a piedi. Novità di quest'anno – aggiunge Piazza - soprattutto per quanto riguarda il parco dell'alpe Devero è il divieto di accesso ai cani neppure al guinzaglio. Si può frequentare l'alpe Devero e si può raggiungere Crampiolo, le mete principali dell'escursionismo classico invernale, il Monte Cazzola, fare passeggiate nella piana di Devero e il lago di Codelago fino alla diga, ma non ci si può inoltrare nel parco con i cani neanche al guinzaglio per tutelare la fauna selvatica durante il periodo invernale. Negli ultimi anni – prosegue Piazza - c'è stato un esponenziale aumento delle persone che frequentano questi territori con i cani, troppo spesso i cani non erano condotti al guinzaglio e questo ci ha indotti a porre delle limitazioni, ci rendiamo conto stringenti per la fruizione dei territori. I cani non legati causano pericoli alla fauna selvatica in quanto la percepiscono come una preda. La fauna selvatica in inverno è già sottoposta a stress dovuti alle condizioni climatiche, la presenza dei cani sarebbe causa di ulteriore stress”.
















