/ Attualità

Attualità | 20 dicembre 2025, 15:35

Aree protette dell'Ossola, presentato il calendario 2026

Fotografie d'autore per raccontare le bellezze dei parchi Veglia e Devero a turisti e frequentatori

Nella foto il presidente dell'ente Pier Leonardo Zaccheo

Nella foto il presidente dell'ente Pier Leonardo Zaccheo

Presentato all'Ossola Outdoor Center di Crevoladossola il calendario 2026 delle Aree Protette dell'Ossola con suggestive immagini dei parchi Veglia, Devero e Antrona. Le Aree protette dell'Ossola e Ossola Outdoor Center, da tre anni a questa parte, collaborano per questa pubblicazione che rappresenta una delle iniziative che vede la sinergia delle due realtà.

 Il calendario è stato realizzato grazie al contributo per la stampa da parte dell'Outdoor Center; le fotografie sono state invece scattate da dipendenti, tecnici, guardia parco e collaboratori delle Aree Protette.

“L'Ossola Outdoor Center - ha detto il presidente dell'Ente di Gestione delle Aree Protette dell'Ossola Pier Leonardo Zaccheo - ha con noi ottimi rapporti per la promozione dei parchi. Sono foto che colgono scorci di natura, flora e fauna che possiamo trovare nelle aree protette. Una superficie molto estesa perché comprende: i due parchi Veglia e Devero tradizionali, con in aggiunta la corona dell'Andolla e della Valle Antrona”.

“Il calendario è un bellissimo spaccato dei nostri parchi – aggiunge il direttore dell’ente di Gestione Aree Protette dell’Ossola Daniele Piazza - ma è anche il frutto delle giornate di lavoro dei nostri dipendenti e collaboratori che frequentano i nostri territori giornalmente in tutte le stagioni dell'anno”.

Il calendario è stato pensato per i frequentatori del parco residenti nella provincia del Vco e per i turisti, in questo caso vuole rappresentare anche una sorta di biglietto da visita per i frequentatori a partire dal periodo invernale in corso. “Abbiamo una serie di iniziative che hanno l'obiettivo di indirizzare e gestire la fruizione del periodo invernale che è di densa frequentazione - spiega Daniele Piazza - soprattutto per quanto riguarda l'alpe Devero, perché l'alpe Veglia in inverno è inaccessibile. Con gli anni le attività sportive outdoor legate allo sci alpinismo, ciaspole, racchette da neve, escursioni a piedi sono aumentate, complici anche le condizioni climatiche di questi ultimi anni. Adesso non abbiamo praticamente neve fino a 1600-1700 metri di quota. Quindi il paesaggio è quasi tardo autunnale e le escursioni si fanno ancora a piedi. Novità di quest'anno – aggiunge Piazza - soprattutto per quanto riguarda il parco dell'alpe Devero è il divieto di accesso ai cani neppure al guinzaglio. Si può frequentare l'alpe Devero e si può raggiungere Crampiolo, le mete principali dell'escursionismo classico invernale, il Monte Cazzola, fare passeggiate nella piana di Devero e il lago di Codelago fino alla diga, ma non ci si può inoltrare nel parco con i cani neanche al guinzaglio per tutelare la fauna selvatica durante il periodo invernale. Negli ultimi anni – prosegue Piazza - c'è stato un esponenziale aumento delle persone che frequentano questi territori con i cani, troppo spesso i cani non erano condotti al guinzaglio e questo ci ha indotti a porre delle limitazioni, ci rendiamo conto stringenti per la fruizione dei territori. I cani non legati causano pericoli alla fauna selvatica in quanto la percepiscono come una preda. La fauna selvatica in inverno è già sottoposta a stress dovuti alle condizioni climatiche, la presenza dei cani sarebbe causa di ulteriore stress”.

Mary Borri

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A NOVEMBRE?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare 2024" su Spreaker.
Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore