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Turismo | 11 febbraio 2021, 18:10

Il Vco punta sul rilancio delle piste ciclo pedonali

Dal governatore Cirio al presidente Gaiardelli l’obiettivo è valorizzare i nostri laghi e monti

Il Vco punta sul rilancio delle piste ciclo pedonali

In tutto il pianeta, così si legge sulle riviste di settore, aumentano le persone che evitano auto e bus e anche il Vco, complice la pandemia e la sua particolare morfologia, riscopre che andare in bici o a piedi -in città e nella natura- fa bene al corpo e alla mente. Ne sono convinti un po’ tutti, e ci mancherebbe altro. Una mese fa, per dire, il neo presidente del Distretto dei laghi Francesco Gaiardelli intervistato dal nostro giornale, aveva sottolineato la necessità di puntare sulle piste ciclopedonali (nella foto quella del Ticino), occasione di sviluppo del territorio.

“È quanto ci chiedono i turisti italiani e stranieri, perché dopo tutti questi mesi trascorsi chiusi in casa c'è voglia di stare in mezzo alla natura e di respirare aria pulita”, aveva dichiarato Gaiardelli. E la scorsa settimana il concetto -forse addirittura una “filosofia” più che un semplice modo di vedere le cose- è stato ribadito dal governatore del Piemonte Alberto Cirio. In visita nella nostra Provincia, Cirio ha sottolineato per l’appunto l'importanza del rilancio di un percorso ciclo-pedonale del lago Maggiore, in sinergia con la Lombardia e in collaborazione con il Politecnico di Torino. L'intento finale è quello di valorizzare le risorse del Vco e aree limitrofe, Svizzera compresa. Il sistema di laghi e monti nostrano, vale ricordarlo, porta ogni anno quasi 4 milioni di turisti. In questa partita si annodano, come sempre e come ovvio, benessere fisico, interessi culturali ed economici.

Camminare e andare in bici è diventata dunque una tendenza. In tutta Italia ci sono più podisti sugli itinerari secolari, le bici elettriche, anche grazie ai bonus sono andate a ruba, si moltiplicano le app sui telefonini. E non soltanto. L'editoria sugli itinerari a piedi, svela un articolo di “Repubblica”, testimonia che in seguito al Covid sono aumentati del 13% gli appassionati che praticano il trekking nel Paese. I dati della “Transport for London”, per cambiare nazione, certificano che è cresciuto del 57% il numero dei londinesi che camminano in città rispetto al periodo precedente alla pandemia.

Le esperienze possibili nel nostro territorio sono tante e di diverso genere. Da tempo, per esempio, il verbanese Renato Bavagnoli, tra i precursori nel Vco, è istruttore nazionale di nordic walking, disciplina arrivata in Italia dal Nord Europa circa vent'anni fa che viene utilizzata per accompagnare persone di qualsiasi età e condizione fisica a camminare nei boschi, con l'ausilio di bastoncini. I senteri dell'Ossola tra le mete preferite di Bavagnoli. Il nordic walking permette di muovere e tonificare un gran numero di muscoli del corpo in maniera soft e, si è scoperto, fa bene ai malati di Parkinson.



C.S.

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