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Provincia | 05 marzo 2021, 18:28

Rifiuti, per la Regione non c’è emergenza sanitaria e i maggiori costi sono sovrastimati

Gli uffici regionali si dicono disponibili ad un incontro per individuare le migliori soluzioni che, a meno di un ripensamento sullo stoccaggio alle Nosere del Consorzio, per ora non s’intravvedono

Rifiuti, per la Regione non c’è emergenza sanitaria e i maggiori costi sono sovrastimati

La chiusura di Prato Michelaccio non ha causato alcuna emergenza sanitaria e le previsioni sui maggiori costi sono sovrastimati. Questo, in sintesi, il parere del settore Difesa del suolo regionale letto, ieri in Consiglio provinciale, dal presidente Arturo Lincio. L’emergenza sanitaria invocata da Consorzio rifiuti, ConSerVco e Provincia nella richiesta di un’ordinanza del governatore Alberto Cirio “non paiono più sussistere, trascorsi due anni dal primo provvedimento emergenziale della Provincia (l’ordinanza del presidente, ndr)”. Le 16.883 tonnellate di raccolta, 14.600 di carta e cartone da trasportare fuori provincia porterebbero “ad un aumento del traffico veicolare di 190,000 km l’anno che, valutandolo in termini assoluti, corrisponde a circa il percorso annuale di 2 mezzi pesanti sul territorio”. Infine, sulla bozza di ordinanza che il Consorzio rifiuti ha inviato a Torino dopo il rifiuto di Lincio di firmarla, “si evidenzia che la Regione non ha titolo per esprimere pareri tecnici”.

In conclusione, i competenti uffici regionali si dicono disponibili ad un incontro “per individuare le migliori soluzioni per la gestione della soluzione relativa ai rifiuti”. Soluzioni che, a meno di un ripensamento sullo stoccaggio alle Nosere del Consorzio, per ora non s’intravvedono. Per l’ingegner Claudio Giannoni, dirigente del settore Ambiente della Provincia, lo stoccaggio alle Nosere, almeno fino a quando l’istanza di ConSerVco per l’autorizzazione ambientale a Ornavasso, “sarebbe quella che consentirebbe di contenere i maggiori costi. Ornavasso potrebbe essere attrezzato in un secondo tempo, dopo l’eventuale accoglimento dell’istanza dopo la quale la Provincia non avrebbe alcuna difficoltà a rilasciare l’autorizzazione ambientale”. Sui costi, e l’eventuale aumento della Tari da parte dei Comuni, Giannoni ha aggiunto: “Le soluzioni a costo zero non esistono, solo non facendo scelte i costi non aumento”.


Redazione

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