Si riduce il disavanzo pregresso della Provincia: dai 23 milioni di fine 20219 ai 10.353 mila del 2020. Grazie ai canoni idrici ma non solo.
“Abbiamo fatto pulizia nei residui attivi e passivi, dal 2023 torneremo a respirare”, ha detto Giandomenico Albertella, delegato al Bilancio illustrando il rendiconto d’esercizio 2020, Buone notizie per scuole e strade, grazie ai trasferimenti arrivati in ritardo da Stato e Regione: 4.740.000 euro. “Nelle scuole investiremo 2.373.000 euro – ha precisato Albertella in sede di esposizione della variazione al bilancio – al Cobianchi per nuove aule e il certificato prevenzione incendi, al Cavalieri a Verbania e all’alberghiero Maggia di Stresa per lavori di adeguamento. Al Gobetti di Omegna e allo Spezia di Domodossola”.
Sulle strade è intervenuto il vicepresidente Rino Porini, con delega alla Viabilità: “Interverremo alla galleria di Monte Crevola e sui ponti sulla provinciale 229 del Lago d’Orta, danneggiati dal maltempo del 2 e 3 ottobre scorsi. La Regione non voleva intervenire direttamente perché la strada sta per passare ad Anas”.
Sul passaggio delle strade in lista d’attesa per il passaggio allo Stato è intervenuto il presidente Arturo Lincio: “La Regione ha finalmente preso atto della riclassificazione dei tratti di strada chiesta da Anas alle province piemontesi, tra cui il chilometri e 600 metri sulla statale 337 della val Vigezzo a Trontano che abbiamo deciso nell’ultimo consiglio. Ora non ci sono più intoppi per la firma che dovrebbe avvenire a giorni”.
Sempre in materia di strade, il consiglio ha preso atto del passaggio dalla Provincia ai Comuni del tratto di provinciale della valle Antona in località Prato di Borogomezzavalle, e del tratto di Baceno Goglio a Osso di Croveo.
Il consiglio, infine, ha ritirato la delibera di adesione al Piano d’azione interregionale per la conservazione dell’orso bruno sulle alpi, predisposta dall’Ispra (Istituto per la prevenzione e la ricerca ambientale). “Quello nelle nostre valli – ha motivato il ritiro Lincio – è il solo avvistamento verificatosi nelle alpi piemontesi nord orientali. Per questo, la Regione, sta per emanare un provvedimento ad hoc per delegare a noi il monitoraggio sugli spostamenti dell’orso già effettuato dai carabinieri forestali in collaborazione con le nostre guardie provinciali. Non si rilevano altri avvistamenti dopo le tracce rilevate dai carabinieri il 6 aprile. Peraltro l’esemplare d’orso finora non ha mai comportato pericolo per le persone”.














