Ci sono i morti, i drammi della famiglie, di chi non c'è più e di chi rimane. E poi c'è anche un altro aspetto per la tragedia della funivia del Mottarone: l'enorme danno di immagine per tutto il territorio. Un aspetto di cui, prima o poi, bisognerà tenere conto, per mettere in campo iniziative strategiche che mandino messaggi positivi.
"Ora devono prevalere il silenzio ed il rispetto: ma è chiaro- ha anticipato il presidente del Distretto Turistico Francesco Gaiardelli- che di fronte a quanto successo non potremo rimanere passivi. Bisogna studiare delle strategie di comunicazione ad hoc: non possiamo permetterci di essere visti come il territorio della strage".
Un pensiero comune a tanti amministratori, interpretato dal sindaco di Baveno Alessandro Monti. "Quando, inevitabilmente ed anche per fortuna, l'eco mediatica pian piano si spegnerà- le parole del primo cittadino di Baveno- dovremo trovare il modo, tutti insieme, di adottare una strategia comune. Ne stiamo già discutendo tra di noi sindaci: niente sarà più come prima, ma questo sentimento di unione, condivisione, solidarietà tra le nostre comunità, senza distinzioni, può diventare una spinta per affrontare tutti insieme, come territorio, le difficili sfide che ci attenderanno. Viviamo di turismo, siamo la provincia turistica per eccellenza del Piemonte e dobbiamo continuare ad esserlo"