/ Attualità

Attualità | 16 giugno 2021, 19:26

Domodossola, un “patto antimovida” tra amministrazione e titolari dei locali

Pizzi: “Comprensibile la voglia dei ragazzi di esorcizzare il lungo lockdown, come quella di ripartire delle attività, ma nessun eccesso può essere tollerato"

Domodossola, un “patto antimovida” tra amministrazione e titolari dei locali

Venerdì 11 giugno il sindaco di Domodossola, Lucio Pizzi, ha voluto tornare sul problema della movida, che da tempo desta disagio ai residenti del centro.

Per questo, d’intesa con il Prefetto del Verbano Cusio Ossola, sono stati convocati i gestori degli esercizi pubblici del Borgo della Cultura e di Via Marconi per condividere quanto più possibile delle azioni di contenimento.

Il Sindaco ha sottolineato che i numerosi interventi per abbellire la città sono pensati per aiutare lo sviluppo economico, ma questo deve avvenire rispettando il diritto dei cittadini a non vedere compromessa la loro serenità:

 

La voglia dei ragazzi di esorcizzare il lungo lockdown è comprensibile, come lo è la voglia di ripartenza delle attività, ma nessun eccesso può essere tollerato. Riteniamo giusto che chi lavora per attirare i clienti debba anche, nel proprio interesse, farsi carico di parte della problematica, certamente complessa e articolata ma da cui non possono smarcarsi completamente. Per questo ho proposto ai titolari dei locali di accettare un “Patto anti movida” che preveda in modo permanente:
tassative limitazioni all’asporto di alcolici;
orari di chiusura maggiormente rispettosi della tranquillità dei residenti;
interventi per gestire i clienti che non tengono comportamenti adeguati.

In questa prima fase di ritorno alla normalità ho ritenuto di privilegiare l’aspetto del dialogo in quanto gli elevatissimi numeri delle presenze serali richiederebbero di militarizzare il centro - immagine che la nostra meravigliosa Piazza Mercato non merita - e mi auguro che i privati impegnati nelle loro attività sappiano rispondere responsabilmente a queste sollecitazioni.

Aggiungo però che sono determinato a privilegiare comunque la tutela dei residenti che non possono vivere in condizioni di disturbo permanente. Di conseguenza, se costretto, non esiterò ad attivare ordinanze anti asporto e di limitazioni degli orari in maniera unilaterale, intervento che ha però un’efficacia limitata nel tempo dalla legge (massimo trenta giorni).

Colgo l’occasione per ringraziare il Prefetto - a cui spetta il coordinamento di tutte le forze dell’ordine - che, avendo chiaro il quadro della situazione, ha ribadito la volontà di fare tutto quanto possibile, compatibilmente con le risorse a disposizione e la normativa vigente, per garantire interventi incisivi e mirati, ad iniziare da coloro che non si fanno scrupoli nel vendere alcool ai minori”.




 


Comunicato Stampa

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A MARZO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare 2024" su Spreaker.
Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore