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Cultura | 28 agosto 2021, 16:00

Domenica al Treno dei Bimbi verrà presentato il libro di poesia 'Il cuore che non persi'

"La poesia vive nel presente, che è fatto di vita, di tempo, di esperienza di ogni giorno"

Domenica al Treno dei Bimbi verrà presentato il libro di poesia 'Il cuore che non persi'

Verrà presentato domenica 29 alle 11.15 al Treno dei Bimbi il libro di Nando Scarmozzino 'Il cuore che non persi'. Un libro che invita a riscoprire il valore della poesia. L'evento è organizzato dall'autore in in collaborazione con i Padri Francescani di Domodossola, ai quali lo lega un sentimento sincero di amicizia, e con il Comune di Baceno, nonché con l’Unione Montana Alta Ossola. Interverranno con l'autore il presidente della Provincia Arturo Lincio, il professor Silvano Ragozza, il direttore del Centro studi Rosminiani padre Umberto Muratore, il sindaco di Baceno Vicini, il critico letterario Giuseppe Possa.

«Fin dall’inizio ho pensato che questo libro – spiega Scarmozzino - debba essere un atto d’amore da parte mia all’Ossola, che mi ha dato tanto a livello di emozioni e di sentimenti. Ho pensato di magnificarne le caratteristiche, le singolarità di ogni valle con un’Ode – spiega - riempiendola ogni volta di emozioni, di colori, di messaggi». Scarmozzino ha stampato il libro a proprie spese.

La poesia si dice che non venda, ma Scarmozzino va contro corrente. «Mi preme richiamare l’attenzione sulla poesia che è, come sostengo da sempre,- spiega - pertanto oggi più che mai essa è attuale. Infatti, la poesia non è è mai stata avulsa dalla realtà, tantomeno una cosa inutile o per pochi. La poesia vive nel presente, che è fatto di vita, di tempo, di esperienza di ogni giorno. È un fatto concreto e a dimostrarlo è la parola, non un mezzo astratto, e della parola si serve il poeta per indurci a interrogarci su tempi, spazi, modi, rimasti senza risposte perché, io ritengo, non riusciamo più a cogliere il significato delle parole: non comunichiamo o comunichiamo poco. Mi piace, infine, ricordare che la poesia ha compiti e funzioni. Ci insegna a contemplare, a ricordare, ad avere rispetto per il proprio e l’altrui destino. Essa è suoni, musica, immagini distinte, riempie gli spazi vuoti dell’anima. Altro che una cosa inutile, c’è bisogno, eccome, di poesia».

Mary Borri

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