Il presidente dell’Istituto Pubblico di Anzino, il primicerio parroco del Santuario don Fabrizio Cammelli e Matteo Minetti, organista e membro del direttivo dell’Istituto si sono recati a Padova presso la Pontificia Basilica del Santo di Padova per incontrare per incontrare Padre Antonio Ramina, nuovo rettore della basilica.
Il profondo legame fra la comunità di Anzino e il rettore della Pontificia Basilica era stato instaurato con Padre Olindo Maria Baldassa (cittadino onorario di Bannio Anzino) ed era poi proseguito con Padre Oliviero Svanera.
In occasione dei 350 anni del Santuario di Sant’Antonio d’Anzino da Padova erano arrivate anche le preziose reliquie del Santo portate da Padre Egidio Canil che spiegava: "I milioni di devoti presenti nel mondo hanno ripetutamente chiesto di lasciare fuori dalla teca custodita in Basilica 'almeno una piccola parte del corpo tenetela all’esterno. Non possiamo venire a Padova ma potrebbe essere Sant’Antonio che viene da noi' e dal 1981 le reliquie girano per il mondo".
Dopo aver consegnato a Padre Antonio Ramina le pubblicazioni riguardanti il santuario di Anzino accompagnato da un cesto con le 'Prelibatezze della Valle Anzasca', sono stati ricordati nella preghiera tutti i devoti di S. Antonio, gli anzinesi e tutti coloro che hanno affidato le loro necessità all'intercessione del Santo più venerato al mondo.
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