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Attualità | 13 febbraio 2022, 18:00

Il 'long Covid' potrebbe colpire una persona su quattro fra quelle che si sono ammalate

Lo rivela uno studio dell'Università di Zurigo condotto su 1.500 persone

Il 'long Covid' potrebbe colpire una persona su quattro fra quelle che si sono ammalate

Il cosiddetto Covid lungo potrebbe colpire circa una persona su quattro che si è ammalata. È quanto emerge da uno studio condotto su 1.500 persone dall'Università di Zurigo.

L'attuale ondata della variante Omicron del coronavirus ha raggiunto probabilmente il suo livello massimo. Lo afferma Virginie Masserey dell'Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) durante la consueta conferenza stampa settimanale degli esperti della task-force Covid.

I numeri sono attualmente stagnanti a un livello elevato: nelle ultime 24 ore sono stati annunciati 26.761 nuovi casi. Nelle unità di terapia intensiva, il numero di pazienti Covid rimane attualmente stabile a circa 200.

Durante l'incontro con i rappresentanti dei media, sono stati anche presentati i primi risultati di uno studio sul Covid lungo condotto dall'Istituto di epidemiologia dell'Università di Zurigo. Dopo sei mesi, circa un quarto dei 1.500 pazienti presi in considerazione presentava ancora dei sintomi, seppur spesso leggeri. Dopo un anno, il 20% degli intervistati soffriva ancora di stanchezza cronica e il 10-15% di mancanza di concentrazione o di disturbi dell'olfatto e del gusto.

La malattia è ancora difficile da identificare, ha spiegato la vicedirettrice dell'UFSP Linda Nartey, benché sia importante agire con celerità. Per questo l'UFSP assieme alla federazione dei medici svizzeri, sta sensibilizzando i dottori di famiglia mettendo a disposizione le sue competenze per consentire uno scambio di conoscenze sulle ricerche che si stanno svolgendo all'estero e sul territorio nazionale. Per Linda Nartey, tuttavia, è difficile al momento prevedere l'impatto che il long covid avrà sull'economia e la società.

Redazione Lugano

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