Il Comune di Domodossola celebra il ritorno del grande Sipario dipinto che fu del Teatro Galletti. Fino agli anni Novanta il grande dipinto trovò collocazione a Palazzo San Francesco, in quella che allora era la sala del Consiglio della Comunità Montana Valle Ossola, ma con il trasferimento dell’ente nell’odierna sede il sipario fu arrotolato, impacchettato e ricoverato nei depositi comunali. Il recupero del manufatto è ora completo. Il restauro è stato incoraggiato da Antonio D’Amico, fino al 2021 direttore e conservatore dei Musei Civici di Domodossola. La mostra sarà visitabile dal 19 febbraio al 19 giugno 2022.
La presentazione degli amministratori
Il “ritorno in scena” del grande sipario che fu del Teatro Galletti di Domodossola rappresenta per l’Amministrazione comunale un evento tanto atteso quanto eccezionale, che restituisce ai cittadini un tassello della storia della città. Vi è una componente artistica, per cui il sipario viene esposto nel museo civico di Palazzo San Francesco, e con essa un valore simbolico in quanto il recupero di un bene dà senso alla volontà di chi, prima noi, si è occupato del bene comune per la crescita civica della collettività. Il sipario è, infatti, parte del teatro Galletti e questa inaugurazione è l’inizio di un percorso che vedrà nei prossimi anni il recupero del nostro teatro affinché torni a essere vivo e vissuto dalla cittadinanza.
Il presente catalogo vuole documentare il valore artistico del sipario e rendere partecipe la cittadinanza del lavoro di coloro che hanno sostenuto in diversi modi il restauro; con piacere accogliamo le novità qui riportate sul fronte della ricerca artistica, che è alla base della valorizzazione dei nostri Musei Civici. Siamo riconoscenti ai prestatori privati i quali, generosamente, hanno offerto le proprie opere in un progetto espositivo attorno al sipario di Bernardino Bonardi, lo scenografo che centoquarant’anni orsono donò il sipario al nostro teatro. Ancora oggi, seguendo il senso civico di Bonardi, alcuni cittadini hanno offerto il proprio lavoro e il sostegno economico per il restauro. Oltre ai privati, che ringraziamo, è stato fondamentale il contributo di Fondazione Cariplo cui va la nostra riconoscenza per aver creduto nel progetto dei Civici Musei di Domodossola.
Lucio Pizzi Daniele Folino
Sindaco di Domodossola Assessore alla Cultura
Il cronista, che dava l’annuncio del Nuovo sipario del teatro Galletti sulle pagine della rivista “Cronaca della Fondazione Galletti” per l’anno 1882, lamentava di non aver «avuto la fortuna di assistere allo scoprimento di questa bellissima tela quando fu illuminata colla luce artificiale…». A distanza di centoquarant’anni ai cittadini di Domodossola si ripresenta l’eccezionale occasione di assistere – quasi una ‘prima’ del teatro – all’esposizione del medesimo sipario. Il grande dipinto è giunto fino a noi in maniera più che fortunata dal momento che ha superato due guerre mondiali, la chiusura del teatro, i danni del tempo: da un lato la sorte, che ha fatto sì che il sipario non subisse incendi e mutilazioni, dall’altro la sensibilità di molte persone le quali, prima, lo hanno messo in sicurezza e, poi, ne hanno promosso il restauro. A termine del restauro, al sipario e al suo autore – il vigezzino Bernardino Bonardi – è dedicata una mostra. Per l’occasione sono studiati ed esposti vari bozzetti inediti di scenari teatrali per opere liriche, realizzati dal pittore quando lavorava come scenografo al Teatro Reale di Madrid.
Federico Troletti
Conservatore dei Musei Civici di Domodossola
La Mostra
Accanto al grande sipario sono presentati piccoli dipinti inediti che testimoniano le fasi di studio e preparazione di Bernardino Bonardi nel suo ruolo di scenografo al Teatro Reale di Madrid. Sono opere di piccolo formato che servirono come bozzetti per diverse opere liriche: questi dipinti dovevano essere trasferiti su grande formato per diventare scenari teatrali. È probabile che anche per il sipario del Teatro Galletti vi fosse un bozzetto preparatorio, purtroppo non più rintracciato.
Sono esposte, per la prima volta, alcune delle molte opere di soggetto floreale che Bonardi realizzò a fine carriera una volta rientrato in patria. Con questi dipinti, di proprietà dei discendenti, sono conservati oggetti appartenuti al pittore-scenografo come l’onorificenza e l’orologio.
La mostra è stata l’occasione quindi di studiare l’opera di Bonardi e di acquisire nuovi dati utili alla comprensione della cifra stilistica del pittore. Gli studi, i dati tecnici del restauro e le nuove acquisizioni sono pubblicati nel catalogo dedicato all’evento curato dai Musei Civici con la collaborazione di vari autori.
Eventi
Attorno al sipario saranno nei prossimi mesi organizzati incontri di approfondimento tenuti da vari ricercatori e momenti di condivisione con la cittadinanza. Già nel prossimo fine settimana, il conservatore Federico Troletti è a disposizione dei visitatori per visite guidate al mattino e al pomeriggio di sabato 19 e domenica 20. Si veda sui social del museo per dettagli o contattare la segreteria al numero 338.502.9591 – cultura@comune.domodossola.vb.it
Visite guidate
Da Giovedì a Domenica: 10/12 – 15/18
Il museo è a disposizione per visite guidate su richiesta per gruppi, privati e scuole.
Restauro eseguito da Splendore e Lo Russo
Per la “messa in scena” del sipario è stata progettata da Carbonway (sponsor tecnico) una apposita barra in carbonio. Si tratta di un pezzo unico, per la prima volta collaudato proprio durante l’allestimento da Domodossola.
Main sponsor:
Il restauro è stato sostenuto dal fondamentale contributo di Fondazione Cariplo con un notevole finanziamento nel 2020.
Art Bonus
Grande successo ha avuto l’Art Bonus, una raccolta fondi tra privati che ha visto come principali sostenitori cittadini, professionisti e aziende dell’Ossola:
Alessandro Ambroso, Giovanni Luigi Caretti, Andrea Laurini, Paolo Rancati;
Allianz – Agenzia Alto Piemonte 101 Uff. di Domodossola;
Master – Soluzioni assicurative e finanziarie.
Edizioni dei Musei Civici & Grossi, Domodossola, 48 pag. colori: 7€