“Pensavo fosse solo un gioco il coraggio, la forza, la vergogna e l'orgoglio di chiedere aiuto”. Questo il titolo del libro scritto dal giornalista Antonio Ciurleo, presentato ieri al centro commerciale Ossola Outdoor Center.
"Un problema quello del gioco d'azzardo che spesso viene sottovalutato” ha detto l'antropologo Luca Ciurleo, che ha presentato il libro con l'autore e la direttrice del Serd dell'Asl Vco Chiara Crosa Lenz e lo psicologo Mauro Croce , professore di psicologia della devianza e criminalità all'Università della Valle d'Aosta.
“Quelle raccontate nel libro – ha detto Antonio Ciurleo - sono storie vere del tuo vicino di casa, che ha pensato più di una volta di farla finita. Di fare una rapina o ha rubato soldi in casa ai familiari. Se anche solo una persona , leggendo questo libro, prenderà coscienza del proprio problema e chiederà aiuto, è stato raggiunto l'obiettivo. Regalatelo e fatelo leggere se pensate che un vostro familiare, un vicino di casa, un amico o un parente possa essere un giocatore patologico”.
Si tratta di un libro con una parte dedicata alle leggi sul gioco d'azzardo e l'altra a testimonianze di tante persone che hanno sofferto e hanno cambiato la loro vita. “”Il 20% delle persone che si rivolgono al Serd, il servizio Sanitario per le dipendenze del Vco, hanno un problema legato al gioco. Occorre però tenere presente – ha detto Chiara Crosa Lenz - sono meno le persone con dipendenza da gioco che si rivolgono ai nostri servizi, rispetto a quelli che si rivolgono per il tabagismo, l'alcolismo, la dipendenza da droghe. Con la pandemia si era registrato un calo del gioco d'azzardo, ma ora i casi stanno aumentando”.
Crosa Lenz si è soffermata sull'importanza dei gruppi di auto aiuto con i quali condivide momenti di vita. “E' importante il gruppo – ha detto - perché le persone hanno bisogno di essere ascoltate, accolte e non giudicate, ma capite da chi ha vissuto lo stesso problema. Questa ricchezza non si può trovare in un servizio pubblico. La frequentazione di un gruppo di auto aiuto è un'esperienza importante in un percorso riabilitativo”.
“Ho conosciuto nell'ambito della mia attività di giornalista i gruppi di auto aiuto di Domodossola e di Verbania, che mi hanno permesso di assistere alle loro riunioni – ha spiegato l'autore - e ho incontrato un mondo che non conoscevo, il mondo dei giocatori compulsivi. Da li è nata l'idea”. Il libro tratta dei gruppi di auto aiuto del VCO che operano affiancati dal Serd del Vco. Vengono quindi prese in esame la legge regionale, che negli ultimi due anni ha bloccato le slot che sono state rimesse da pochi mesi, e le battaglie in consiglio comunale a Domodossola per l'approvazione di un regolamento contro il gioco d'azzardo.
Viene evidenziata la gravità del rischio del gioco. “Basta andare in qualsiasi tabaccaio o in alcuni centri commerciali- ha detto Ciurleo - per rendersi conto di quante persone si radunano per grattare una lotteria istantanea o aspettare l'estrazione dei numeri al lotto”.
“Le storie raccontate nel libro – ha detto lo psicologo Mauro Croce - sono storie vere di persone che a un certo punto della loro vita sono state tentate di acquistare un gratta e vinci, infilare una monetina in un aggeggio elettronico, oppure ancora sfidare la sorte in una qualsiasi delle mille offerte e tentazioni che ci vengono proposte ogni giorno attraverso la pubblicità. La pandemia con la riduzione del gioco d'azzardo ha dimostrato che se si riduce l'offerta, si riducono anche i problemi. Ma uscire dal circuito del gioco patologico si può, e questo libro ne è testimonianza, occorre però guardare in faccia la propria fragilità e chiedere aiuto”. Il ricavato del libro andrà ai gruppi di auto aiuto di Verbania e Domodossola per le loro attività. Il libro è acquistabile on line su Amazon.