E'arrivata a Ghemme la salvezza della Varzese, al termine di un’annata tribolata e contrassegnata da assenze ed infortuni.
Il 3 a 3 in terra novarese sancisce la salvezza per la squadra granata guidata da Lipari. Un obiettivo che all’andata si dava per scontato. Ma le difficoltà di formazione patite dai granata hanno creato problemi nel ritorno e solo il punto di domenica ha garantito la permanenza in Prima della squadra ossolana.
Che tra i suoi punti di forza aveva un ultratrentenne quale Danilo Filippini, la cui esperienza (come quella di Ambrosiani) è stata importante. Cinque reti, ma soprattutto una sapiente regia a metà campo hanno fatto di Filippini un cardine della Varzese, che ha pescato a man bassa anche nel suo settore giovanile.
‘’I mesi di aprile e maggio sono stati difficili per un sacco di problemi sorti – dice Filippini - . Eravamo in una buona posizione e siamo scivolati verso la bassa classifica con 5-6 partite veramente dure. Poi però la squadra ha saputo reagire. Domenica col la Pro Ghemme è stata una bella partita, sulle montagne russe. Ma già da 2-3 partire avevamo alzato il livello e superato il moneto difficile. Sapevamo che a Ghemme avevamo 2 risultati su 3. Il pari è stato meritato’’. Partita che ha visto gli ossolani sbagliare anche un rigore.
Varzo è un buon ambiente dove giocare a calcio. ‘’Sì, è vero" ammette Filippini che aggiunge: "Vorremmo come squadra dedicare questo risultato a Luca Margaroli, un nostro compagno. Ha avuto un momento difficile extracalcistico e quel suo serio problema familiare l’abbiamo un po’ pagato anche come spogliatoio. Questa salvezza la dedichiamo a lui’’