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Attualità | 19 giugno 2022, 17:20

Notti tropicali e sempre più caldo fino a mercoledì. Alpi mai così asciutte dal 1976

L’ondata di caldo proseguirà ancora per diversi giorni mantenendo stabili le temperature, forse con una leggera flessione nelle massime e un aumento nelle minime

Notti tropicali e sempre più caldo fino a mercoledì. Alpi mai così asciutte dal 1976

Luca Sergio di Meteo Live Vco traccia il quadro di questa anomala e calda fine primavera: «Temperature oltre i 33°C, minime sui 20°C è il clima afoso dal nord Africa che continuerà ancora molti giorni, ma c’è una data per il cambio. Domodossola 33.4°C, Candoglia 32.5°C, Ornavasso 32.1°C, Gravellona Toce 32.1°C, Baveno 29.9°C, Belgirate, 28.7°C, Arona 29.1°C, Ghiacciaio Belvedere 1950 m 20.2°C. Sono alcune delle temperature più alte registrate il 16 giugno 2022. 

Le minime da clima tropicale intorno ai 30°C.

Cosa succederà per i prossimi giorni

L’ondata di caldo, neanche paragonabile a quella del 2003, pensa che allora a Candoglia si arrivò a 36°C e per diversi giorni si toccarono i 35 (!) i 34 e i 33°C per tutto il mese, proseguirà ancora per diversi giorni mantenendo stabili le temperature, forse una leggera flessione nelle massime e un aumento nelle minime. Questa situazione dovrebbe protrarsi fino al 21 del mese, da quella data sarà possibile un abbassamento delle temperature e l’arrivo dei temporali».

Siccità, «peggior crisi da 70 anni».

Lago Maggiore ai minimi storici. Il riempimento del Verbano è al 34%, stabile grazie alle piogge e allo scioglimento delle nevi sull’arco alpino. Ma la situazione in tutta la regione è molto severa.
Il quadro complessivo proiettato – che registra la peggior crisi da 70 anni ad oggi – è rappresentato da un insieme di indicatori idro-meteo-climatici tutti con il segno meno e con un fabbisogno per gli usi civili, irrigui e ambientali.

La neve sulle Alpi è totalmente esaurita in Piemonte e Lombardia; i laghi, a partire dal Lago Maggiore, sono ai minimi storici del periodo (eccetto il Garda); la temperatura è più alta fino a due gradi sopra la media; la produzione di energia elettrica è in stallo; le colture, nonostante l’avvio tardivo di 15 giorni della pratica dell’irrigazione (ad esempio in Lombardia), sono tutt’ora in sofferenza. Così come si accentua, con inevitabili danni ambientali a biodiversità e habitat, la risalita del cuneo salino a oltre 10 km dalla Costa Adriatica e con un utilizzo all’80% a 15 km dal mare.

I pendii delle Alpi non sono mai così asciutti dal 1976

Dopo un deficit di precipitazioni invernale. Lo scioglimento accelerato di maggio, associato alla mancanza di precipitazioni primaverili, provoca questa insolita siccità in quota alla vigilia dell'estate. Le riserve idriche del manto nevoso a oltre 1.000 m non sono mai state così basse dal 1° giugno dal 1976. 



Walter Bettoni

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