/ Cultura

Cultura | 17 luglio 2022, 09:30

Conferito il Premio Balzan a Giorgio Buccellati e Marilyn Kelly-Buccellati

La coppia di archeologi è conosciuta anche in Ossola per avere fondato l'associazione Avasa, con sede a Baceno

Conferito il Premio Balzan a Giorgio Buccellati e Marilyn Kelly-Buccellati

Venerdì 1 luglio al Palazzo Federale di Berna, Giorgio Buccellati e Marilyn Kelly Buccellati, archeologi di fama internazionale e coppia nella vita, noti per le loro ricerche nel sito di Urkesh, in Siria, sono stati insigniti del prestigioso Premio Balzan 2021 per l'Arte e l’Archeologia del Vicino Oriente Antico. Il premio è stato loro attribuito “Per i successi ottenuti nello studio della cultura urrita e per aver rivelato la sua importanza come fondatrice di una grande civiltà urbana, tra le più fiorenti del Vicino Oriente Antico nel terzo millennio a.C.; per aver promosso l’approccio digitale allo studio dell’archeologia; per aver coltivato gli approcci teorici a questa disciplina”.

La Fondazione Internazionale Balzan, prestigioso ente che opera tra Milano e Zurigo, che ha lo scopo di incoraggiare la cultura, le scienze e le più meritevoli iniziative umanitarie di pace e di fratellanza fra i popoli, assegna annualmente i Premi Balzan a studiosi e scienziati che si sono distinti a livello internazionale. I premi hanno un valore di 750.000 franchi svizzeri (circa 740.000 euro) per ciascuna delle quattro materie e metà è da destinare dai premiati a progetti di ricerca.

Gli archeologi sono ben conosciuti anche sul nostro territorio per le loro attività culturali e di ricerca, essendo anche fondatori dell’associazione AVASA - “Associazione per la Valorizzazione dell’Archeologia e della Storia Antica", che ha sede in val d’Ossola, a Baceno, e ha collegamenti a vasto raggio, in Italia e Europa, nel Vicino Oriente e l'Asia, negli Stati Uniti. Da sempre appassionati e impegnati nella ricerca archeologica in Siria, hanno un’attenzione particolare anche per la condivisione della conoscenza e verso le giovani generazioni.

La cerimonia, alla presenza della Presidente del Consiglio Nazionale della Confederazione svizzera Irène Kälin, è stata introdotta dalla Presidente della Fondazione Balzan “Fondo”, Gisèle Girgis-Musy, e dal Presidente della Fondazione Balzan “Premio”, Alberto Quadrio Curzio. Secondo il rito cerimoniale, ogni premiato, presentato da Luciano Maiani, Presidente del Comitato generale Premi, ha pronunciato un discorso di accettazione e ringraziamento.

Marilyn ed io -così Giorgio Buccellati nel suo discorso- siamo andati sul campo insieme per la prima volta nel 1966. Abbiamo trascorso un mese in Siria, facendo un'indagine nella steppa vicino a Palmira, e poi tre mesi in Iraq, scavando nell'antico sito di Nippur. Seguirono molte altre stagioni di lavoro sul campo, in Iraq, Turchia, Georgia e soprattutto in Siria, fino al grande progetto di Tell Mozan, l'antica Urkesh, dove gli scavi si fermarono nel 2011 all'inizio della guerra, a quel punto iniziammo un’intensa attività di archeologia comunitaria con gli stakeholders locali. Il premio della Fondazione Balzan arriva come culmine di questo nostro sforzo, che ha recentemente superato il traguardo di mezzo secolo. Accettandolo, desideriamo esprimere la nostra profonda gratitudine per il riconoscimento che dà delle implicazioni teoriche e pratiche del nostro approccio”.


C.S.

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A MARZO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare 2024" su Spreaker.
Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore