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Sanità | 06 settembre 2022, 19:30

‘Domodossola ha il sito più idoneo, perché dovrebbe rinunciare all’ospedale nuovo?’’

Nell'intervista a Ossolanews il sindaco Lucio Pizzi parla del dialogo con Marchonini, del Centro ortopedico di Omegna e del ruolo della Regione

‘Domodossola ha il sito più idoneo, perché dovrebbe rinunciare all’ospedale nuovo?’’

Passato agosto, passati i dibattiti estivi, settembre ripropone il nodo sanità nel Verbano Cusio Ossola, col mai risolto - dalla Regione -  problema dell’ospedale nuovo.

Nel suo intervento alla festa del Pd a Villadossola, il presidente del gruppo leghista, Alberto Preioni, aveva annunciato che la Regione prenderà una decisione questo mese di settembre.  Sempre alla Lucciola il confronto tra i sindaci di Verbania e Domodossola aveva visto posizioni alquanto simili da parte dei due amministratori, tra l’altro molto critici con la giunta Cirio.

Abbiamo sentito Lucio Pizzi, sindaco di Domodossola, su cosa si aspetta dopo l'estate.

Dopo il dibattito alla Lucciola con la tua collega Marchionini, ci sono state reazioni dalla Regione?

‘’Il dibattito in questione è stato certo occasione per un costruttivo momento di confronto nella piacevole cornice di una festa ma, oggettivamente, non può essere ricondotto ad un passaggio istituzionale. Di conseguenza non ci sono state né ci si aspettava reazioni dalla Regione’’.

Col sindaco di Verbania hai trovato moli punti in comune: il dialogo lascia ben sperare per una soluzione

‘’Il dialogo corretto e costruttivo, pur tra i punti comuni e i distinguo, è sempre un dato positivo che può rappresentare base importante nella ricerca di soluzioni valide e rispettose delle comunità interessate. Non dimentichiamo, però, che la competenza programmatoria e decisionale è in capo alla Regione che ha il dovere di relazionarsi e procedere in maniera seria e oggettiva nei confronti del territorio, garantendo oggi e nel tempo risposte concrete alle esigenze sanitarie della popolazione’’.

Il nodo resta: dove dislocare l’ospedale? Domodossola potrebbe sacrificarsi e rinunciare ad averlo alle porte della città?

‘’Desidero evidenziare innanzitutto che il punto fondamentale della questione è l’efficienza dei servizi sanitari, che non può prescindere da una programmazione complessiva di cui la medicina territoriale e i servizi di emergenza sono pilastro. Affrontare la riorganizzazione sanitaria partendo da questi presupposti potrebbe rendere più comprensibile e meno complessa l’individuazione del sito per la costruzione dell’ospedale nuovo. Nessuno comunque è riuscito ancora a spiegarmi perché Domodossola - che ha una struttura ospedaliera con 800 anni di storia, già oggi riferimento per alcune importanti specialità, e dispone di un’area che, nell’insieme delle sue caratteristiche, rappresenta il sito più idoneo della Provincia – dovrebbe rinunciare’’.

La tua uscita sulla chiusura del centro ortopedico di Omegna se si facesse un ospedale nuovo ha suscitato polemiche, cosa rispondi?

‘’Le polemiche strumentali, create ad arte per fare confusione, non sono una novità. La realtà in merito alla mia posizione è ben diversa ed è certificata propriodall’aggettivo “nuovo” e non “unico” che ho sempre utilizzato riferendomi alla realizzazione di un ospedale moderno ed efficiente.

Nuovo e non unico perché unico, lo dice la parola stessa, significa che in tutta la Provincia dovrebbe restare una sola struttura ospedaliera e quindi andrebbero chiuse tutte le altre:se così fosse, però, non sarebbe accettabile che Omegna facesse eccezione mentre Domodossola e Verbania si avvierebbero verso la chiusura.

Nuovo, invece, lascia aperto lo spazio alla convivenza integrata tra un ospedale generale pubblico e moderno, di riferimento per tutto il territorio, e l’esistenza e la riconversione delle altre strutture ospedaliere, indirizzata a fornire servizi specialistici e a salvaguardarel’indotto, elemento anch’esso fondamentale per le tre città sede di strutture ospedaliere’’.

Renato Balducci

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