Museo Immaginario-L'École des Italiens propone dall'8 novembre, ogni martedì per cinque settimane, una nuova opera della serie 'Finis Terrae' di Roberto Pastore Galderio. Le fotografie saranno visibili da Sali & Pistacchi con un testo curato da Jonathan Salina.
“La fotografia di Roberto Pastore Galderio dispone della prerogativa - non così frequente nell'orizzonte contemporaneo, soprattutto in quello 'di paesaggio' - di elaborare sapientemente gli scorci naturalistici riconoscendovi ad un tempo l'intervento umano. Nella fattispecie di questi scatti - il paesaggio montano è come scandito ed intervallato da alcune pietre poste dall'uomo, probabilmente antichi segnali di confine per dei pascoli d'altura. La scelta del bianco e nero e le sottili venature (date dall'utilizzo di una macchina fotografica non professionale, in un felice esempio di heideggeriano "fraintendimento produttivo") che percorrono la superficie delle fotografie conferiscono all'insieme una patina di grande suggestione emotiva, in cui il discrimine tra natura e uomo non è tracciato a confini netti ma - proprio come nel caso delle pietre fotografate - rivela compromissioni, simbiosi, interscambi estetici e attinge unità inedite” la nota critica degli organizzatori.
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