Molti fedeli, domenica mattina, in chiesa a Montescheno per la messa per il 50° anniversario della morte avvenuta in Brasile del missionario padre Mario Lorenzo Tori, nato a Montescheno nel 1936.
Don Mario Lorenzo, assieme a don Mario Zanetta, nel 1969 partì per le zone povere brasiliane di Paulo Alfonso. Morì il 3 febbraio 1973 in un tragico incidente in moto. Ai suoi funerali parteciparono oltre 30.000 persone. Con grande generosità i famigliari acconsentirono alla richiesta della gente di Paulo Afonso di lasciare la salma in Brasile. Padre Lorenzo riposa a Paulo Afonso nel cimitero che egli stesso aveva fatto costruire. Il suo cuore è collocato sotto l’altare della chiesa che aveva progettato e iniziato. Alla cerimonia a Montescheno presieduta da don Massimo Bottarel erano presenti la sorella di don Mario Lorenzo Tori, Rosa di 90 anni e nipoti. Due di loro Mario Simona e Michela Chiolini hanno tracciato una biografia di don Mario Lorenzo Tori.
Durante la messa, con don Mario Lorenzo Tori è stato ricordato anche l'amico e compagno di missione in Brasile, padre Mario Zanetta, che proseguì l'opera che avevano avviato insieme: morì il 4 novembre del 1998. Alla cerimonia erano presenti anche la cognata Angiloletta Fornara e nipoti di don Mario Zanetta, giunti da Borgomanero per la celebrazione.
Durante l'offertorio è stata portata all'altare una cotta appartenuta a don Mario Zanetta ed una a don Mario Lorenzo Tori e un libro di canti e un quaderno spirituale di don Tori.
In questi giorni anche in Brasile, sono state organizzate una serie di manifestazioni per il 50° anniversario di don Mario Lorenzo Tori. Il nipote Adriano si trova proprio a Paulo Alfonso e durante la celebrazione della messa a Montescheno, attraverso un messaggio vocale inviato al cellulare, ha portato il suo saluto e ha spiegato come le varie iniziative alle quali ha rappresentato la famiglia siano state partecipate e come dopo tanti anni sia ancora vivo il ricordo di don Mario Lorenzo Tori e don Mario Zanetta.
Don Massimo ha preso spunto dal vangelo secondo Matteo di oggi: “Voi siete il sale della terra - ha detto - . Padre Lorenzo Tori e Mario Zanetta sono stati il sale della terra, hanno dato sapore e senso alla vita di tanta gente hanno sollevato moltissimo di coloro che avevano bisogno con intelligenza e cuore. Hanno dato luce a tantissimi cristiani in Brasile, ma di riflesso anche qui a Montescheno, e Borgomanero e nella diocesi di Novara.
Prima dell'omelia è stato ricordato che i due sacerdoti in Brasile furono colpiti, oltre che dalla miseria, anche dall’ignoranza religiosa dei loro nuovi parrocchiani e come la loro immensa parrocchia divenne un laboratorio di pastorale. I due missionari costituirono gruppi biblici, lavorarono per la formazione dei laici, poi costruirono una scuola, un dispensario, un laboratorio di artigianato per le ragazze. Furono aiutati anche da suor Rita Pescarolo e suor Caterina Bordignon, due suore Orsoline di Varallo che raggiunsero don Tori e don Zanetta l’anno successivo all’arrivo di questi a Paulo Afonso.
La comunità di Montescheno gli ha intitolato la Casa Anziani. A Paulo Afonso sono stati dedicati a Padre Lorenzo Tori il dispensario, la scuola che aveva fatto costruire e una via. La sua tomba è méta di devozione e all’intercessione di Padre Lorenzo sono attribuite delle grazie.
“Quando sono arrivato nella parrocchia di Montescheno – ha detto don Massimo- ho scoperto che conoscevo già un mio parrocchiano: era don Lorenzo Tori, missionario fidei donum in Brasile, nato in questa parrocchietta di Montagna. Padre Lorenzo lo avevo conosciuto nel 1989 quando, da seminarista, avevo passato le mie vacanze in Brasile, a Paulo Afonso, ospite di dom Mario Zanetta. L’incidente in moto a padre Lorenzo era successo 16 anni prima, ma la sua memoria era così viva che mi è sembrato di incontrarlo personalmente.
I racconti di dom Mario Zanetta e degli altri sacerdoti novaresi (don Adriano Ciocca, don Ricardo Brusati, don Pierantonio Miglio) e di tutta la gente che lo aveva conosciuto, la visita ai luoghi e alle comunità che aveva frequentato, le chiese a lui dedicate, il luogo dell’incidente ed anche la visita alla sua tomba, sempre piena di fiori, mi hanno dato questa impressione. Piano piano ho conosciuto la sua famiglia, numerosa e la comunità in cui era cresciuto. Padre Lorenzo è ancora vivo anche qui ed è con gioia, che dopo averlo pianto 50 anni fa, lo ricordano a Paulo Afonso e qui a Montescheno, guardando alla testimonianza di fede e al bene che ha seminato e che non ha cessato di crescere”.
A nome della famiglia, Marina Zanetta ha letto una lettera un breve passaggio “Caro padre Lorenzo, il disegno di Dio ha voluto che tu diventassi un ponte tra il cielo e la tua missione tanto amata , un collegamento tra il cielo e la tua gente, un poderoso sostegno al tuo amico Mario Zanetta che ha trovato in te l'ardore e l'entusiasmo indispensabile per affrontare le difficoltà di una vita missionaria . In questo momento vogliamo immaginarvi insieme uniti a lavorare in una nuova terra di Missione”.