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Attualità | 08 marzo 2023, 13:30

Aree interne, anche nel Vco lo spopolamento continua

Molti comuni montano della provincia hanno perso in 70 anni dal 50 al 78 per cento della popolazione

Bognanco è il paese che ha perso più abitanti dal 1951 ad oggi

Bognanco è il paese che ha perso più abitanti dal 1951 ad oggi

Millecinquecento mutuati senza medico a Cannobio, che pure è località in posizione per così dire agiata. Nessun medico a Formazza, tanto che  i residenti sono costretti a ricorrere al medico che c’è a Baceno, 24-25 minuti d’auto su strade di montagna. Se stai bene non è un problema, ma se stai male lo diventa.

Perché parliamo di sanità nel Vco? Semplicemente perché è uno degli argomenti per agganciarci al discorso della aree interne che hanno sofferto di un progressivo spopolamento negli ultimi decenni. Territori distanti dalle città, dove le opportunità di lavoro sono meno frequenti e anche i servizi sono notevolmente diminuiti. Con i disagi di chi abita.

Openpolis ha di recente tracciato in  quadro dello spopolamento delle cosiddette ‘’aree interne’’, zone che si trovano in contesti montani o isolani dove la rete di infrastrutture, collegamenti e servizi non c’è. Zone che diventano meno vivibili, costringendo molte persone a traslocare altrove, dove i servizi sono a portata di mano.

Questo porta ampie aree del paese al progressivo spopolamento che ha caratterizzato molti comuni periferici, fin dal dopoguerra.

‘’Dal 1951 a oggi, la popolazione nei comuni periferici si è registrato un crollo negli ultimi 70 anni, rispettivamente del 17,7 e del 26,4%. Ovvero da 6,7 milioni di abitanti censiti agli inizi degli anni ’50 a 5,4 settant’anni’’ scrive Openpolis. E la  tendenza è proseguita anche negli ultimi anni. ‘’Dal 2011 a oggi – si legge sul report di Openpolis - la popolazione in Italia è rimasta stabile sui 59 milioni e mezzo di residenti (+0,35%). I poli sono aumentati del 2,5%, gli hinterland sono rimasti stabili (+0,3%), mentre i comuni interni hanno visto un calo in proporzione alla loro distanza dai servizi. In quelli intermedi, dove si impiegano tra 27 e 40 minuti per raggiungere il polo più vicino, il calo è stato dell’1,9% rispetto agli abitanti censiti nel 2011. Quelli periferici, dove servono tra 40 e 67 minuti, hanno visto la popolazione ridursi del 3,8%. Nei comuni ultraperiferici i residenti sono il 4,5% in meno del 2011. Si tratta dei territori più remoti, situati ad almeno 67 minuti di distanza dai poli’’.

Nella tabella che abbiamo fatto alcuni esempi di spopolamento nelle aree periferiche del Vco, con alcuni , ma pochi, casi in cui invece la popolazione è cresciuta. Mosche bianche in un panorama, purtroppo, di radicali cali di popolazione. Come il caso in Ossola di Bognanco che ha perso in quasi 70 anni il 78,48 per cento della popolazione, seguito da Trasquera (-75,11), del verbano con oltre il 75 per cento di Gurro, Intragna, valle Cannobina o il Cusio  con oltre il 64,94 per a Massiola e Loreglia 61,67.

  • Comune                         1951    2019     %
  • Antrona Schieranco           833     406     -51,26%
  • Borgomezzavalle               707     300     -57,57%
  • Montescheno                    758     377     -50,26%
  • Formazza                         732     445      -39,21%
  • Premia                           1128     543      -51,86%
  • Baceno                           1140     888     -22,11
  • Crodo                             1611   1394     -13,47%
  • Varzo                              2964   1996     -32,66%
  • Trasquera                        691     172      -75,11%
  • Macugnaga                      997     538      -46,04%
  • Ceppo Morelli                   855     296      -65,38
  • Vanzone con San Carlo     724     386       -46,69%
  • Bannio Anzino                 1026    456       -55,56%
  • Calasca-Castiglione          1468   594       -59,54%
  • Bognanco                         855    184       -78,48%
  • Druogno                          958  1052     +9,81%
  • Santa Maria Maggiore   1205  1280    + 6,22%
  • Malesco                           1371  1369     -0,15%
  • Craveggia                         949     760     -19,92%
  • Villette Piemonte               365     261     -28,49%
  • Toceno                            579     718     +24,01%
  • Re                                   947     697      -26,40%
  • Arola                               364     236      -35,16%
  • Caprezzo                         270     170      -37,04%
  • Cesara                            704     590      -16,19%
  • Cossogno                       1163    667       -42,65%
  • Gurro                              818    189       -76,89%
  • Valle Cannobina              1966    478      -75,69%
  • Intragna                          441    110       -75,06%
  • Loreglia                           586    224       -61,77%
  • Quarna Sopra                   514    251      -51,17%
  • Quarna Sotto                    765    375      -50,98%
  • Valstrona                        1726   1211     -29,84%
  • Massiola                           348    122      -64,94%
  • Loreglia                            586    224      -61,67% 

Renato Balducci

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