Compie 70 anni e non può proseguire nella professione di Pediatra di libera scelta. Lo dichiara l'Asl sottolineando come “non sussistono le condizioni di cui dall’art. 4, comma 9 – octiesdecies del D.L. 198 del 29.1.2.2022...per la prosecuzione del servizio con il Dr. Comaita”. Ma il medico pediatra non ci sta e si rivolge ad un legale.
E' quanto sta accadendo a Domodossola. L'avvocato Marisa Zariani, oggi, ha protocollato una lettera urgente alla direzione generale dell'Asl nella quale richiede “l’annullamento e/o disapplicazione, in via di autotutela, della determinazione N.° 333 del 20.03.2023, a firma Responsabile della Struttura Dr. Paolo Borgotti, con la quale non è stata accolta la revoca delle dimissioni rassegnate dal Nostro assistito, in data 26.01.2023....”.
Comaita aveva da prima rassegnato le proprie dimissioni nel gennaio del 2023 per il raggiungimento del 70esimo anno di età. All'inizio di marzo però, il pediatra domese, così come moltissimi medici di base e pediatri in Italia, aveva proceduto alla revoca delle dimissioni, in virtù di quanto disposto dall’art. 4, comma 9 – octiesdecies del D.L. 198 del 29.1.2.2022, convertito con modificazioni, dalla L. 24 febbraio 2023, n.° 14, che permette ai medici che compiono 70 anni di rimanere in servizio fino al 72esimo anno di età “Al fine di far fronte alle esigenze del Servizio Sanitario Nazionale e di garantire i livelli essenziali di assistenza, benché non ci sia personale medico convenzionato collocabile, le Aziende del Servizio Sanitario Nazionale, sino al 31 Dicembre 2026, possono trattenere in servizio, a richiesta degli interessati, il personale medico in regime di convenzionamento con il S.S.N. di cui al Dlgs. 502/92, in deroga ai limiti previsti dalle disposizioni vigenti per il collocamento in quiescenza, fino al compimento del settantaduesimo anno di età e comunque entro la predetta data”.
“In data 20.03.2023, del tutto inspiegabilmente ed in aperta contraddizione con l’atto sopra indicato, con Determinazione N.° 333 a firma del Responsabile del Distretto, Dr. Paolo Borgotti, codesta Azienda ha disposto, senza comunicazione di formale preavviso di rigetto “di non accogliere la revoca delle dimissioni, indicando quale ultimo giorno lavorativo la data del 31.03.2023” scrive l'avvocato Zariani nella missiva inviata ad Asl.
“Tale provvedimento risulta, assolutamente, illegittimo, sia per carenza di motivazione, che per violazione di legge, sia, ancora, per mancanza dei presupposti che avrebbero potuto giustificarlo, oltre che totalmente contraddittorio rispetto a quello in precedenza adottato, con violazione anche di tutte le formalità previste per legge.
Nella parte espositiva si trova unicamente indicato il riferimento a che “non sussistono le condizioni di cui dall’art. 4, comma 9 – octiesdecies del D.L. 198 del 29.1.2.2022...per la prosecuzione del servizio con il Dr. Comaita”, senza che sia stato effettuato anche solo un minimo accenno a quali sarebbero le condizioni di diniego. Null’altro viene illustrato nella parte espositiva a fondamento del mancato accoglimento della revoca delle dimissioni, né tantomeno sulla presunta impossibilità nel caso di specie, di trattenere in servizio, nonostante la richiesta formulata dall’interessato, lo stesso Dr. Fabrizio Comaita” continua il legale domese.
“Alla luce di quanto appena esposto, appare palese come la determina in oggetto risulti del tutto illegittima e debba essere annullata e/o disapplicata.
Si chiede, pertanto, con la presente, che Codesta Azienda voglia procedere nei termini sopraindicati, in via di autotutela, riservata in difetto, ogni azione nelle opportune sedi, anche in termini di risarcimento del danno, atteso che, a quanto consta, a causa del mancato accoglimento della richiesta di revoca delle dimissioni, si stanno già verificando numerose domande di “emigrazione” verso altri Pediatri di Libera Scelta, da parte dei genitori dei pazienti che risultavano in carico al nostro assistito” conclude Marisa Zariani.