‘’Tempo fa avevamo indicato i rischi che un'opera come quella in progetto e finanziata, da realizzarsi a quote così elevate, avrebbe potuto comportare. La realtà si sta rilevando peggiore della previsione perché un'indagine affidata alla Guardia di Finanzia, sta rilevando che l'opera viene realizzata con gravi difformità rispetto al progetto. In sede di valutazione di impatto ambientale, l'Arpa, aveva fatto osservare la temerarietà di alcune scelte progettuali e la mancanza di adeguati approfondimenti. Nessuno aveva preso sul serio il contributo dell'Arpa e ora si sta rilevando uno scenario persino inquietante. Questo indurrà a rimediare e a correre ai ripari ? Può essere, salvo che il danno sia stato già fatto’’.
Lo scrive Italia Nostra Vco sul suo blog. Lo scrive dopo l’operazione della Guardia di Finanza sulla pista per e-bike al Monte Moro. Pista finita sotto sequestro.
Ma Italia Nostra rimarca come ‘’la pratica cicloturistica d 'alta quota sembra diffondersi e progetti analoghi sono in questo periodo all'esame di Enti vari. Il Parco Nazionale Val Grande ha all'esame una richiesta dell'Unione Montana per diverse decine di chilometri di ciclovie d'alta quota nelle zone dei Comuni a monte di Verbania, in parte in territorio protetto. L'Ente Parco Aree protette dell'Ossola ha dato il suo via libera alla sistemazione di sentieri adeguandoli alla percorribilità ciclabile, interessando anche il percorso del grande est del Devero, ora oggetto di opposizione giurisdizionale da parte ambientalista. Zone incontaminate sono i percorsi accattivanti che le biciclette di nuova generazione, veri e propri veicoli elettrici di grande potenza, si apprestano a solcare, ma come la vicenda che Macugnaga sta portanto in luce, non è che tutto sia green, anzi....’’