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Attualità | 25 agosto 2023, 11:00

L'Ossola piange don Luigi, un prete tra le gente e grande appassionato di sport

Era stato a Varzo, in Valle Antrona e poi per 42 anni a Pallanzeno. Ma soprattutto braccio destro del preside Franco Livolsi alla scuola media Bagnolini di Villadossola

L'Ossola piange don Luigi, un prete tra le gente e grande appassionato di sport

L’Ossola ha detto addio, stamattina, nella chiesa di Pallanzeno, a don Luigi Tramonti, deceduto a 84 anni. A lungo parroco del piccolo paese ossolano ma soprattutto protagonista di molte iniziative ed anche appassionato sportivo.

Don Luigi lascia un segno della sua bontà e espansività ‘seminata’ nel suo percorso di prete a Villadossola, Varzo, Seppiana, Viganella e Pallanzeno. Comunità che ancora lo ricordano con affetto. A Villa è stato anche un prezioso amico-collaboratore di un altro vulcano di idee come Franco Livolsi, preside della Media Bagnolini, una scuola appena nata e cresciuta con loro e grazie a loro. Don Luigi era attivo nel sostenere Livolsi nelle numerosi iniziative sportive, nell’organizzare gite e spedizioni alle colonie estive, ma soprattutto nel creare un importante 'clima educativo' attorno ai loro studenti, molti dei quali li ricordano ancora con affetto.

Lo sport però è stata la sua passione. A ogni vittoria dello sciatore Max Blardone suonava le campane della chiesa: ‘’ Blardone è il campione di tutti noi di Pallanzeno e nessuno si lamenta se disturbo un po' con le campane’’ ci disse.

Poi il calcio. In passato torinista e poi juventino doc. ‘’Dopo la tragedia di Superga diventai juventino. Pensavo che il Torino non sarebbe più risorto e cambiai casacca’’ spiegò raccontando l'amore per il calcio in una intervista fatta il giorno dei 50 anni di sacerdozio. Per molti anni aveva seguito anche la Virtus Villa: una figura immancabile allo stadio Poscio.   

Era nato a Villadossola, da una delle tante famiglie di emigrati romagnoli arrivati in Ossola all’inizio del secolo scorso: divenuto prete, iniziò il suo cammino  come coadiutore a Varzo, dove arrivò in bicicletta. Ricordava con orgoglio di essere stato, ‘’l’ultimo prete ossolano a dir messa nella vecchia chiesa parrocchiale di San Bartolomeo a Villadossola’. Quindi in valle Antrona nelle parrocchie di Seppiana e Viganella, paesi allora ancora separati amministrativamente. Qui restò tredici anni prima di andare a Pallanzeno, dove è rimasto per 42 anni.

Renato Balducci

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