Montagna protagonista a Toceno. Domenica pomeriggio, a partire dalle 16, si sono tenute presso la sala polifunzionale le premiazioni della 14esima edizione del Premio Letterario Internazionale Andrea Testore – Plinio Martini “Salviamo la Montagna”.
Quest’anno, come si sa, ricorre il centenario della Ferrovia Vigezzina-Centovalli e nell’occasione è stata pertanto istituita dagli organizzatori anche una sezione speciale riservata al famoso trenino che collega Domodossola a Locarno, sezione che ha visto aggiudicarsi il primo premio Francesca Pinto con l’elaborato “Il Nanni de Mèlesk”; premiati anche Maria Rosa Corti, seconda, con “Quella volta sul treno” e Giacomo Bonzani, terzo, con “Il mio primo viaggio sulla Vigezzina”. Nella sezione “Narrativa” primo posto per Matteo Giottonini (“Riso e latte”) davanti a Valter Guglielmetti (“Ma non dimenticato”) e, a pari merito, Cristina Foglia (“Gerani”) e Maria Pia Pallotta (“Le cioccolate”). Nella sezione “Poesia” ha vinto Lisanna Cuccini (“Madre Montagna”), davanti a Rita Vecchi, seconda (“La foschia, qui, ai confini...”) e a Carlo Bava, terzo (“D'amore e di vita”).
Nella sezione “Giornalismo”: Marco Gritti, primo, Matteo Giottonini, secondo e Giampiero Vergano, terzo. Prima delle premiazioni il pomeriggio si è aperto con un’interessante conferenza dell’architetto Luca Gibello, direttore de Il giornale dell’architettura, dal titolo “Paesaggi del turismo alpino”.
Gibello, partendo dalle ferrovie, per passare poi alle funivie e alle opere di vetta, ha effettuato un excursus sui tanti progetti (alcuni realizzati, altri no) volti - talvolta in modo molto discubile - a “portare la città in montagna”. L’architetto non ha mancato di porre il suo accento critico soprattutto su qeui progetti - rimasti però fortunatamente sulla carta - che avrebbero rischiato di deturpare sensibilmente la montagna, rischiando “di trasformarla in un divertimentificio”. Molto apprezzata, infine, la mostra allestita per l’occasione dall’artista tocenese Gabriele Cantadore (le cui opere arricchiscono anche il libro, dato da poco alle stampe, e che racchiude tutti gli elaboratori vincitori del premio).
Infine l’associazione “Amici della Montagna”, come fa ogni anno, ha consegnato la targa “Amico della Montagna 2023” a una persona che si è particolarmente contraddistinta nel suo agire per mantenere vive le terre alte. Il riconoscimento è andato a Bruno Zani, alpigiano vigezzino di lungo corso. Il quale, però, non è potuto intervenire alla cerimonia in quanto, in questi giorni, è ancora all’alpe.