Gli alpeggi della Valle dei Bagni si trovano sul confine italo – svizzero tra le valli Onsernone e Vigezzo. Dimora di una preziosa fonte termale dalle proprietà benefiche ma anche teatro di importanti avvenimenti storici legati alla Resistenza partigiana durante la Seconda Guerra Mondiale, i Bagni di Craveggia, nel documentario della craveggese Lora Gubetta (che in quegli alpeggi ha trascorso i giorni della sua infanzia) rivivono grazie alle testimonianze dirette di chi ha vissuto in prima persona la vita in quella piccola valle montana.
Il ruolo della pastorizia, fondamentale per la sopravvivenza della popolazione rurale, da sempre ha caratterizzato le valli montane. Sono ricordi, interviste, testimonianze inedite che raccontano dei tempi in cui nella Valle dei Bagni esisteva una vera e propria comunità, costituita dalle affollate famiglie di alpigiani (in prevalenza craveggesi e tocenesi) ma anche da boscaioli e teleferisti, guardie di finanza e contrabbandieri.
Salendo ai Bagni di Craveggia gli alpigiani si lasciavano indietro il mondo urbano per immergersi, come scrive Benito Mazzi nella presentazione del libro di Gubetta “in giorni di contrastanti sapori e di disagi estremi, ma anche di serenità e di valori che la frenesia dei tempi moderni pare aver cancellato dal cuore degli uomini”. La serata si è aperta con alcuni canti dedicati alla montagna a cura di quattro giovani vigezzini con qualcosa in comune: tutti e quattro hanno avuto nonni, bisnonni e trisnonni che sono stati negli alpeggi della Valle dei Bagni.