/ Attualità

Attualità | 26 novembre 2023, 15:00

Il presepe di Malesco, un gioiello di arte, tradizioni e artigianato

Interamente realizzata a mano da Ezio Ferrari e Felice Bergamaschi, la Natività è nota per il "trucco" degli specchi

Il presepe di Malesco, un gioiello di arte, tradizioni e artigianato

Statuine che “vestono” gli abiti tradizionali, il paesello attraversato dal fiume con l'acqua corrente, le luci che riproducono il passaggio tra giorno e notte con un emozionante tramonto. Nella chiesa parrocchiale di Malesco, approfittando delle imminenti festività natalizie per una visita in Val Vigezzo, si può scovare un piccolo gioiello: si tratta del presepe – realizzato grazie al lavoro certosino dei maleschesi Ezio Ferrari e Felice Bergamaschi – che da oltre sessant'anni stupisce grandi e piccini per la bellezza e per un particolare effetto di profondità grazie a un accorto gioco di specchi.

Ormai non è più un segreto, anzi è diventato ancora di più motivo di stupore: gli specchi sapientemente posizionati dopo molti, tanti, tentativi, con i loro riflessi ampliano i contorni del presepe dando l'impressione che sia molto più grande. Grazie a questo particolare escamotage, l'allestimento non solo risulta più esteso in profondità e larghezza, ma anche più ricco di particolari. Per la sua realizzazione ci vogliono parecchi giorni e molte ore di lavoro. Per questo motivo il presepe rimane allestito ed è visitabile, non solo nel periodo natalizio, ma fino alla fine di febbraio

“Quest'anno – raccontano Ezio e Felice – ci abbiamo impiegato circa un mese, lavorando per molte ore al giorno. Non è facile predisporre nel modo giusto gli specchi. Si tenta e ritenta finché non si trova la giusta posizione e le giuste proporzioni”. La scenografia è poi arricchita dai paesaggi, dalle montagne (realizzate con vecchi pezzi di legna di castagno decorato), dal paesello attraversato dal fiume con l'acqua che gorgoglia dolcemente e dalle luci che riproducono il passaggio tra giorno e notte con un emozionante tramonto. Ogni anno il presepe si arricchisce di nuovi personaggi e tutte le statuine “vestono” i capi tradizionali di Malesco, tutti rigorosamente realizzati a mano.

“La novità di quest'anno è un omaggio all'Accademia dei Runditt del nostro paese – dicono con orgoglio Ezio e Felice – abbiamo costruito un tavolo da lavoro con tutti gli utensili necessari per la preparazione dei “runditt” e abbiamo vestito i personaggi con la divisa ufficiale dell'Accademia”. Anche le casette in sasso – tipiche dell'architettura vigezzina - sono realizzate interamente a mano grazie al paziente lavoro di Felice. Negli anni Sessanta il trucco degli specchi era stato svelato al fratello di Ezio da una persona di Novara appassionata al tema. Con impegno e passione ora sono Ezio e Felice che si occupano di portare avanti la tradizione con l'aiuto di un ristretto gruppo di abitanti di Malesco. La rappresentazione della Natività di Malesco stupisce e lascia a bocca aperta i tanti visitatori che ogni anno giungono nel paese vigezzino: una tradizione fatta di piccole cose, grazie alla passione di Ezio e Felice, ma in grado di esprimere grandi sentimenti.

Francesca Pinto

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A MARZO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare 2024" su Spreaker.
Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore