50mila pensionati su una popolazione di 143mila persone. 40 mila le pensioni di anzianità e vecchiaia, 65mila occupati, 5mila disoccupati, 30mila non attivi, 15mila dei quali fino ai 15 anni. 6mila i frontalieri impiegati in Canton Ticino, 2mila in Canton Vallese. Questo il quadro sociodemografico provinciale, aggiornato al 2022, fornito dal Vittorio Origgi, presidente del comitato provinciale Inps, alla presentazione del Bilancio sociale dell’ente, che si è tenuta il 14 dicembre al Tecnoparco del Lago Maggiore.
Un lavoratore su 10 residenti va e viene tutti i giorni dalla svizzera; un abitante su 20 è frontaliere e il loro numero è raddoppiato negli ultimi 10 anni.
Eppure, settori in espansione sul mercato del lavoro ce ne sono, ha riferito Antonella Angioni, responsabile del Controllo di gestione Inps Vco, ad esempio nel terziario: “Nel turismo. ma anche nella cura alla persona. Non solo per le badanti e tutti i servizi legati alla cura degli anziani ma, ad esempio, nelle palestre, i cui addetti sono in aumento. Un dato che ci rende molto orgogliosi. Il problema nasce dalla scarsa attrattività per i nostri giovani di certe attività professionali”.
Che il mercato della cura alla persona si stia diversificando, oltre che allargando, è emerso anche dall’intervento di Chiara Fornara, dirigente del Consorzio servizi sociali del Verbano: “Come Ciss del Vco stiamo lavorando a progetti per la riconversione abitativa a Omegna, Villadossola, Verbania con soluzioni che, in alcuni casi, prevedono un alloggio per una persona adibita alla cura, non solo di anziani ma nell’ambito del progetto Dopo di noi (per disabili rimasti senza famiglia, ndr)”.