Dal 24 al 28 gennaio Anzino torna a celebrare la Domenica del Giglio, importante ricorrenza legata a Sant’Antonio da Padova, che ricorda il primo miracolo del santo nel paese della Valle Anzasca.
La festa è nata ormai diversi secoli fa, ed è legata all’arrivo ad Anzino di un quadro, considerato miracoloso dalla tradizione popolare. La pala d’altare, che raffigura i miracoli del santo, è giunta in paese nel 1668. La tradizione narra di come il quadro partì da Roma giungendo ad Anzino nel gennaio del 1669; lungo il tragitto il prezioso carico dovette passare dogane, posti di blocco e pagamento dei dazi, e in queste occasioni il quadro sarebbe scomparso e apparso più volte dalla tela. Si narra sempre che alla fine del viaggio, giungendo in paese, il quadro fu salutato dalla fioritura dei candidi gigli del santo nei pascoli di Anzino, tra la neve dell’inverno. Dal 1686, la comunità di Anzino celebra la Domenica del Giglio. Anche per il 2024 prosegue l’uso ormai consolidato che a officiare le funzioni della Domenica del Giglio ad Anzino sia il rettore della Pontificia Basilica del Santo di Padova, Padre Antonio Ramina. Con lui sarà presente un altro frate della comunità padovana. Di seguito il programma della festa.
Dal 24 al 26 gennaio il Triduo di preparazione, con la santa messa all’altare di Sant’Antonio alle ore 20.30. sabato 27 gennaio, alle 20.30, i primi vespri. Domenica 28 gennaio, infine, la messa solenne alle ore 11.00, mentre alle 15.30 il vespro solenne, seguito dall’incanto delle offerte.
Durante il triduo è possibile confessarsi in santuario prima di ogni messa. Durante la festa saranno attivi punti di ristoro per i pellegrini presso l’Ex Asilo di Anzino (informazioni e prenotazioni al numero 3480368661) e il Circolo ACLI di Anzino (informazioni e prenotazioni al numero 3483603546).