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Attualità | 14 marzo 2024, 09:10

Fine vita, è stallo in Consiglio regionale. Le minoranze: "Va votata entro la fine della legislatura"

Pd e M5S spingono affinché la discussione venga programmata il più presto possibile

Fine vita, è stallo in Consiglio regionale. Le minoranze: "Va votata entro la fine della legislatura"

In Consiglio regionale è stallo sul suicidio medicalmente assistito. Uno stallo voluto da parte delle forze di maggioranza che, di settimana in settimana, continuano a posticipare la discussione sulla proposta di legge di iniziativa popolare “Liberi subito” dell’associazione Luca Coscioni.

"È opportuno che ogni consigliere regionale possa esprimersi su questo tema, a maggior ragione considerando che c’è stata un’apertura sulla votazione da parte di alcuni esponenti di Centrodestra, in particolare dal Capogruppo della Lega, Alberto Preioni", spiegano i consiglieri del M5S Sean Sacco, Sarah Disabato e Ivano Martinetti.

"I continui rinvii, con l’obiettivo di far slittare il dibattito fino a fine legislatura, sono un fallimento per tutti. Per l’associazione Luca Coscioni, che ha promosso la proposta di legge e la raccolta firme. Per i tantissimi piemontesi, quasi 12mila, che hanno sottoscritto il testo. Per chi, come il Movimento 5 Stelle, si è speso fin dall’inizio per portare in approvazione questa legge. E soprattutto per quelle persone che vedono nel suicidio medicalmente assistito l’unica speranza per porre fine alla propria sofferenza. Il tempo è poco ma non ci sono scuse: la legge va discussa e approvata entro il termine della legislatura".

Sulla stessa linea anche il Pd. "Anche oggi il centrodestra ha disertato l’Aula del Consiglio regionale, facendo saltare per l’ennesima volta il numero legale e non consentendo nemmeno l’apertura dei lavori. Ancora una volta questa maggioranza si è distinta per la propria assenza” dichiara  Raffaele Gallo. “Successivamente, nella conferenza dei Presidenti dei Gruppi, che doveva programmare i lavori d’Aula dell’ultima settimana della legislatura, il centrodestra ha tentato di buttare nuovamente la palla in tribuna, cercando di evitare la discussione della proposta di legge di iniziativa popolare sul suicidio medicalmente assistito, inserendo altre norme prima. Ci siamo opposti strenuamente e continueremo a farlo, chiedendo fino all’ultimo minuto di questa consiliatura di affrontare e votare questa legge che riguarda tutti, che afferisce alla sensibilità e all’arbitrio personale e non ha bandiera o colore politico. Il tempo non è ancora  scaduto!”.

"Noi, come opposizioni, avevamo dato la disponibilità a non fare ostruzionismo sul Bilancio e sulla Legge annuale di riordino, in cambio avevamo chiesto almeno la disponibilità a discutere la Proposta di legge di iniziativa popolare sul suicidio medicalmente assistito, ma parte della maggioranza non vuole che questo tema sia discusso in aula", conclude poi Silvana Accossato di Luv.

 

Redazione Torino

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